Ha trascorso la prima notte nel centro per i minori di Caltanissetta la ragazza di 17 anni che ieri ha confessato di avere ucciso la madre.

Per  comprendere quanto sia successo dentro l’abitazione dove è avvenuto il delitto importante sarà l’esito dell’autopsia per accertare se l’insegnante avesse o meno ingerito una dose di tranquillanti eccessiva.

Ci sono ancora alcuni aspetti da chiarire nonostante la confessione della figlia.

A Bagheria si attende l’esito dell’esame per poter celebrare i funerali dell’insegnante. “È una tragedia che ci lascia sgomenti. È un dramma che colpisce nel profondo l’intera comunità bagherese”.

E’ quanto hanno dichiarato gli amministratori del Comune di Bagheria commentando la tragica notizia dell’uccisione dell’insegnante bagherese. Donna mite insegnante presso la scuola elementare del circolo didattico di Casteldaccia, all’età di 55 ha smesso di vivere per mano della figlia diciassettenne, rea confessa, che l’avrebbe strangolata durante una lite, ma sarà l’autopsia ad accertare le cause. La comunità bagherese è incredula davanti a questa tragedia.

“Esprimo il cordoglio di tutta la comunità – dice il sindaco di Bagheria Filippo Tripoli – Quello che è successo a Bagheria è un dramma. C’è una donna morta, ma c’è anche un ragazza di 17 anni che se arriva a compiere un gesto simile manifesta solo tantissimo disagio. Adesso dobbiamo dare l’ultimo saluto ad un’insegnante conosciuta e apprezzata in paese anche per le sue attività sociali e in parrocchia, ma dobbiamo stare vicino alla ragazza. Senza esprimere giudizi sommari o puntarle il dito contro”.

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