La procura di Palermo ha disposto l’autopsia sul corpo di Gioacchino Vaccaro, 45 anni, l’uomo, morto all’ospedale di Partinico qualche ora dopo il suo arrivo in seguito ad una violenta aggressione subita da due fratelli di 43 e 30 anni che poi in serata si sono costituiti ai carabinieri.

Tante cose da accertare

Bisogna accertare approfondire le cause del decesso, verosimilmente provocate dalle lesioni interne conseguenza del pestaggio. Dopo ore di ricovero il cuore di Vaccaro non ha retto.

Il commerciante era molto conosciuto in paese perché gestiva a Largo Avellone un negozio di ortofrutta. Gli agenti del commissariato di Partinico stanno verificando se vi siano immagini di videosorveglianza che potrebbero aver ripreso le scene della tragica rissa di Partinico.

Due fratelli si presentano in caserma

I due fratelli si sono presentati in caserma dai carabinieri. Sono stati sentiti tutta la notte. La loro posizione è al vaglio della magistratura. La rissa sarebbe nata per futili motivi per una questione legata a una possibile mancata precedenza. Qualche parola di troppo.

I due fratelli sono tornati indietro e avrebbero picchiato il figlio di Vaccaro. La madre ha chiamato in soccorso il marito che è stato anche lui picchiato. Poi la corsa in ospedale e la morte.

Le parole dei sindaci della zona

“ Oggi più che mai – afferma il sindaco di Partinico Pietro Rao – dobbiamo riflettere sul valore della vita, sulla necessità di promuovere il dialogo, il rispetto e la comprensione reciproca. Non possiamo più tollerare che la violenza diventi la risposta a ciò che non comprendiamo o non accettiamo. La vita di ogni persona deve essere protetta, rispettata e, soprattutto, celebrata”.

Stando alle prime risultanze investigative, Gioacchino Vaccaro sarebbe sceso in strada proprio sotto la sua abitazione per difendere il figlio dall’aggressione subita dai due uomini che poi si sono accaniti contro di lui. Violenza scatenata perché i due aggressori sarebbero stati rimproverati perché con l’auto sfrecciavano a tutta velocità da Largo Avellone. “Si organizzano manifestazioni, si pronunciano parole di condanna contro la violenza – commenta il presidente del consiglio di Partinico, Erasmo Briganò – ma alla fine il cambiamento che tutti invochiamo sembra rimanere lontano. È necessario un serio momento di riflessione affinché tragedie come questa non si ripetano più”.

Il sindaco della vicina Montelepre, Giuseppe Terranova, ieri sera si trovava proprio a Partinico per presenziare ad un evento culturale ed i quelle ore è venuto a sapere del tragico episodio: “La tragica morte di un uomo, a causa di una lite banale in strada, solleva numerose riflessioni sulla violenza sociale e i conflitti quotidiani. La fragilità delle relazioni umane, il contesto sociale, la mancata educazione alla non violenza, la crisi della società sollevano interrogativi profondi sulla natura umana. A questo va ad aggiungersi la responsabilità di una classe politica che permette patteggiamenti e processi brevi e i relativi sconti di pena generano la consapevolezza della mancanza delle giusta sanzione in relazione a comportamenti aberranti, futili e ingiustificati”.