Il 28 ottobre del 1985 morì mentre tentava di sventare una rapina all’ufficio postale di Isola delle Femmine. Aveva 22 anni. E’ stato ricordato anche quest’anno il brigadiere dei carabinieri Antonio Enrico Monteleone, palermitano.

In suo onore a 37 anni dalla sua morte è stata celebrata una messa nella la chiesa di “Maria SS. Delle Grazie”, celebrata da Don Calogero Governale, alla presenza dei familiari dell’eroe, al quale, nel 2015, è stata intitolata la Stazione Carabinieri di Isola delle Femmine.

Alla commemorazione hanno partecipato il comandante provinciale dei carabinieri di Palermo, generale di Brigata Giuseppe De Liso, i comandanti della compagnia di Carini, capitano Pietro Cugusi e della stazione di Isola delle Femmine luogotenente Massimo Partipilo e il sindaco di Isola delle Femmine Orazio Nevoloso.

Monteleone si era arruolato giovanissimo, ad appena 20 anni. Poi fu trasferito a Isola delle Femmine. Un anno e mezzo dopo il trasferimento, il 28 novembre 1985, dopo aver accompagnato le figlie a scuola, giunto in caserma, aveva sentito squillare l’allarme collegato con l’ufficio postale poco distante dalla caserma.

Si precipitò di corsa per strada insieme ad un collega, e in pochi minuti arrivò davanti all’ufficio postale dove i malviventi, avvisati da un complice che li attendeva in auto, avevano appena completato la rapina e stavano per darsi alla fuga facendosi scudo con alcuni clienti presi in ostaggio.

Di fronte ai rapinatori, Monteleone si rifiutò di consegnare l’arma d’ordinanza e, nonostante fosse impossibilitato ad utilizzarla per non rischiare di ferire gli ostaggi, si scagliò contro i malviventi ingaggiando una violenta colluttazione durante la quale fu raggiunto al cuore da un colpo di pistola. Sottoposto ad un delicato intervento, Monteleone si arrese in ospedale all’alba del giorno successivo, dopo qualche ora di agonia. In suo onore gli è stata conferita una Medaglia d’Oro al Valor Militare alla memoria.