“Ci sentiamo abbandonati, delusi e frustrati, ma continuiamo la nostra battaglia per avere verità e giustizia. Vogliamo i colpevoli della morte di mio fratello Daniele, un uomo buono che ha cercato di ribellarsi ad una rapina compiuta da una banda specializzata che con quella stessa auto una Citroen C4 rubata avevano messo a segno almeno altre tre rapine”.

Non ci sta Vito Discrede fratello di Daniele ucciso la sera del 24 maggio del 2014. Il pm Ennio Petrigni a dicembre ha chiesto l’archiviazione su quell’omicidio. La famiglia Discrede, assistita dall’avvocato Antonino Gattuso si è opposta.

“Aspettiamo di sapere come va a finire la nostra richiesta – aggiunge Vito Discrede – Le forze dell’ordine e la magistratura hanno lavorato per scoprire la verità. Hanno ricostruito quanto successo quella sera e seguito la macchina fino a Sferracavallo. Hanno acquisito immagini in giro per la città. Concentrato indagini su alcuni gruppi di rapinatori che allo Zen compiono queste rapine. Ma pare che non ci sia stato il classico colpo di reni che permette di raggiungere un risultato pieno. Purtroppo pare vero che a Palermo ci siano delitti di serie A, riferiti a mafia ed estorsioni, e delitti di serie B, tutti gli altri. L’omicidio di Daniele facilmente è stato classificato tra i secondi”.

E questa sera la famiglia Discrede romperà il silenzio su questo delitto. Come ha cercato di farlo ogni 24 maggio.

“Pensiamo di avere individuato alcuni spunti di approfondimento investigativo – aggiunge Vito – necessari, in relazione ai quali abbiamo presentato l’opposizione alla richiesta di archiviazione, nella speranza di poter contribuire ad aprire uno squarcio nel muro di silenzio ed omertà su quanto tragicamente accaduto a Daniele Discrede”.

“La scomparsa di Daniele, aggiunge il fratello Vito, oltre a rappresentare una tragedia per la mia famiglia, è una forma di violenza inaccettabile per il vivere civile di questa città, visto che mio fratello è stato ucciso al termine di una giornata di lavoro, nella propria attività.

Noi abbiamo il dovere di continuare a stimolare la coscienza dei palermitani, perché non ci si può sempre voltare dall’altra parte e perché un fatto del genere può capitare a chiunque, vista anche l’escalation dei fatti di micro criminalità da cui è stata afflitta Palermo, negli ultimi tempi. Per non dimenticare la famiglia Discrede ha organizzato un torneo di calcio a 5, che vedrà la partecipazione di sei squadre formate interamente da amici di infanzia e di gioventù di Daniele Discrede, la cui passione per il calcio lo ha portato anche a giocare in serie prestigiose.

Oggi alle 18 presso la chiesa di San Giovanni Apostolo, in via Filippo Paladini al Cep, si terrà una messa di suffragio in favore del commerciante ucciso. Alle 20 dalla chiesa di Piazza Passo di Rigano, sino a via Roccazzo 92, luogo dell’omicidio di Daniele Discrede, si snoderà la consueta fiaccolata, che metaforicamente vuole squarciare l’oscurità su questo delitto rimasto ancora impunito.

Quest’anno parteciperanno amichevolmente al ricordo di Daniele, il Gospel Project Choir di Palermo, assieme a Salvo Piparo e Sergio Gargano, che si esibiranno al termine della fiaccolata.