“Palermo, purtroppo, è ancora lontana dall’essere a misura di disabile. Il disabile deve fare i conti con la maleducazione di tanti concittadini ma anche con un amministrazione poco attenta”.

Lo dice Stefania Munafò della segretaria provinciale Pd di Palermo. “Occorrerebbe favorire l’accesso agli edifici, ai trasporti e altri servizi. Servirebbe una seria programmazione urbana, interventi mirati in favore dell’accessibilità dei marciapiedi, del manto stradale, dei parcheggi. Palermo ad oggi è priva dell’ attivazione di tutte quelle politiche per l’avvio di processi di integrazione”.

“Purtroppo quando si pensa al diversabile spesso si è prigionieri di una misera cultura dell’assistenza, quando un’attenta programmazione specifica delle risorse potrebbe dare vita ad una rete di servizi e di iniziative volte a creare integrazione reale dalla scuola al mondo del lavoro”.

“Si dovrebbe dar vita ad un tavolo, coinvolgendo le persone diversamente abili, visto che solo chi ha questo genere di problemi può capire concretamente i disagi che giornalmente incontrano . Serve un responsabile tecnico con la funzione di promuovere e controllare le politiche sulla disabilità dell’ente Senza costi aggiuntivi per il Comune”.

“Per questo propongo l’istituzione di una consulta permanente fatta da esperti nel reperire risorse e modelli, e rappresentanti dei diversabili a vari livelli. Non significherebbe solo attivare processi veri di integrazione ma dare un sostegno reale alle famiglie spesso relegate alla solitudine. Una grande città si può definire tale solo dalla qualità
della vita di chi sta peggio”

“Il Bilancio comunale non prevede neanche le somme necessarie all’abbattimento delle barriere architettoniche; propongo anche di introdurre questa voce di spesa nel bilancio. Manca poi una costante ed efficiente assistenza socio-assistenziale, supporto indispensabile per sostenere le famiglie ed agevolare l’inserimento e il coinvolgimento, nei contesti scolastici ed in generale aggregativi, dei soggetti diversamente abili”.