“Un uomo minaccia il suicidio sul tetto del grattacielo di piazzale Ungheria”, era un antennista

Ormai c’è la psicosi dei suicidi. Sempre più spesso a Palermo scatta un allarme per qualcuno che si affaccia al balcone e ad una finestra e minacci di gettarsi giù.

Le situazioni sono le più disparate: la perdita del lavoro, gravi problemi economici, problemi di salute. Palermo in questo non fa differenza rispetto ad altre grandi città. In questi anni di crisi questi momenti dolorosi si ripetono con frequenza, purtroppo.

Le forze dell’ordine sono in allerta. Basta che qualcuno segnali che un uomo o una donna si trovano sul tetto di un palazzo, scattano i soccorsi di vigili del fuoco e del 118.

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Si cerca in tutti i modi di fronteggiare questo fenomeno e dare il massimo sostegno a quanti soffrono e chiedono con questi gesti un aiuto.

Figurarsi cosa è successo quando sono arrivate diverse telefonate al 113 che segnalavano la presenza di un uomo nel tetto del grattacielo Ina, ora Generali, il palazzo più alto di Palermo.

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Sono scattate le chiamate ai pompieri, al 118. Tutta la zona è stata presidiata dalle forze dell’ordine. C’era tantissima tensione. Un gesto di questo tipo così eclatante. Si è cercato di capire chi fosse quell’uomo che si era arrampicato fin lassù. Come, soprattutto era riuscito ad arrivarci.

Alla fine l’allarme è stato superato quando si è scoperto che era un antennista. Il portiere del palazzo ha confermato agli agenti di polizia che era salito un uomo per sistemare l’impianto. Un operaio che stava controllando i ripetitori che facevano le bizze.

Alla fine tra sorrisi e qualche battuta l’allarme è rientrato. Almeno stavolta la farsa ha preso il posto del dramma.

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