Dai lettini del reparto di oncoematologia pediatrica dell’ospedale dei bambini, nasce “Hangover” un testo in ricordo di Mattia. Nel cuore della struggente storia di amicizia tra due bambini ricoverati per la leucemia, ha origine una canzone che incarna il calore dell’amicizia e la forza dei ricordi di una lunga battaglia. Giuseppe Ciulla, conosciuto come “Double G”, un giovane palermitano di 24 anni che ha sconfitto la leucemia oltre dieci anni fa, ha scritto un brano rap dedicato al suo compagno di stanza Mattia, tragicamente venuto a mancare.

L’inizio di questo legame indissolubile risale al 2008, quando i due bambini di appena otto anni si trovavano a combattere insieme contro la malattia nel reparto di oncoematologia pediatrica dell’ospedale dei bambini. Tra terapie e giorni segnati dal dolore e dalla paura, la loro amicizia si è rafforzata, regalando momenti di leggerezza, di gioco e di risate preziose. Per Giuseppe, Mattia è diventato un angelo custode, un amico il cui ricordo è inciso tra le parole del suo nuovo pezzo.

“Hangover”, il brano in ricordo di Mattia

A distanza di anni, il desiderio di onorare il ricordo di Mattia ha spinto Giuseppe a comporre “Hangover”, un tributo musicale reso possibile grazie al supporto dell’associazione Aslti, attiva nella lotta contro le leucemia in Sicilia. Le parole e la melodia di questa canzone rappresentano un ringraziamento eterno a Mattia per il ruolo significativo che ha avuto durante il percorso della malattia di Giuseppe, mantenendo viva la sua memoria.

“Hangover” non è solo una canzone, ma un messaggio di speranza, di amore e di resilienza di fronte alle avversità della vita. Il suo significato va oltre le parole e le note, trasmettendo la potenza dell’amicizia e il coraggio di affrontare le sfide più difficili insieme.

ASLTI, associazione siciliana leucemie e tumori infantili

“Abbiamo affiancato subito Giuseppe Ciulla nel desiderio di ricordare il suo compagno di stanza e amico – hanno dichiarato Antonella Gugliuzza e Ilde Vulpetti, rispettivamente presidente e direttrice dell’area operativa di Aslti – sappiamo quanto sia importante il sostegno tra i ragazzi ricoverati e il forte legame che si crea durante i mesi di permanenza della malattia”.

L’Aslti, onlus “Liberi di crescere” è l’associazione dei genitori dei bambini affetti da malattie oncologiche curati presso l’Unità Operativa di Oncoematologia pediatrica sita nell’Ospedale Civico di Palermo.

L’associazione, nata nel 1982, è stata sempre in prima linea per assicurare ad ogni bambino affetto da leucemia o tumore, il diritto alle cure migliori ed alla sua “socializzazione”, intesa come inserimento in una vita normale, con la realizzazione di una assistenza globale attraverso la creazione di servizi specializzati da prestarsi in reparto e in ambulatorio.

Il primo passo è stato lo sviluppo a Palermo del centro di cura: i genitori hanno lottato affinché i loro figli e tutti i bambini siciliani potessero avere i loro medici, i loro infermieri, e la possibilità di potersi curare vicino casa. Hanno raccolto fondi che sono stati spesi per borse di studio a giovani medici, infermieri e psicologi, per acquistare materassi e lenzuola, poltrone e mascherine, aghi e siringhe.

Nel 2001 nasce l’unità operativa autonoma che oggi si trova presso l’ospedale civico di Palermo. E a seguire il centro trapianti di midollo osseo per il quale ha contribuito con due camere sterili, finanziando borse di studio per  biologhe e medici. Si costituisce un’equipe medica di primissimo livello  e la migrazione sanitaria si riduce in pochi anni in misura rilevante.

Oggi il cammino dell’Associazione si affianca al cammino dei medici: entrambi, seppur in maniera differente si “prendono cura” del bambino

Link del brano “Hangover”

 

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