L’omicidio del maresciallo Mirarchi che ha segnato gli ultimi giorni dell’arma dei carabinieri. Ma anche la lotta alla mafia e la cattura di Matteo Messina Denaro.

Il comandante della Legione dei carabinieri Riccardo Galletta poco prima di dare inizio alla 202 esima festa dell’arma affronta con i giornalisti gli ultimi temi  che hanno caratterizzato la cronaca siciliana.

“L’Arma è una ricchezza dell’intero Paese con i suoi due secoli di storia – ha detto Galletta – Questa è una celebrazione che è velata da una nota di mestizia, da un dolore che ci ha colpito innanzitutto i familiari del maresciallo Mirarchi e tutta l’Arma. E’ forte il dolore ma altrettanto implacabile sarà la nostra determinazione nel fare ogni sforzo per assicurare alla giustizia il responsabile della perdita del maresciallo Mirarchi”.

Anche sul presunto inchino in via Scorsone a Corleone davanti alla casa di Totò Riina il generale conferma che qualcosa è stato segnalato. “Io posso riferire quello che hanno riferito gli organi di polizia sul territorio, cioè i militari dell’Arma e il funzionario di polizia che dirigeva il servizio. Hanno notato determinati atteggiamenti, hanno preso atto e hanno riferito all’autorità giudiziaria. Tutto il resto non ci interessa”.

Nel corso dell’anno sono stati assestati diversi colpi a Cosa Nostra che è stata indebolita, ma non sconfitta.

“La mafia è ancora indubbiamente presente sul territorio, sarebbe illusorio e una sottovalutazione strategica pensare di averla eliminata. Riteniamo che sia fortemente indebolita – ha aggiunto – Se loro sono presenti – ha aggiunto – noi comunque non siamo assenti, perduranti nello sforzo che è indirizzato alla ricerca di latitanti, al perseguimento del reato associativo e alla lotta ai patrimoni accumulati illecitamente”.

Tra gli obiettivi principali c’è l’arresto sul latitante di Castelvetrano. “Su Matteo Messina Denaro lo sforzo è perdurante. I risultati che le forze dell’ordine, i carabinieri in particolare, conseguono nella lotta al crimine organizzato e anche nell’humus nel quale naviga questo latitante di spicco, sono costanti e perduranti nel tempo. E’ chiaro che anche in questo settore bisogna poi esultare quando si è conseguito l’obiettivo. Queste sono indagini lunghe, si tratta di attività che richiedono tempo. L’importante – ha precisato – è non deflettere mai e combattere ogni giorno con lo stesso entusiasmo del primo”.