Una legge organica sul turismo che metta la Sicilia al passo con il resto d’Italia e con l’Europa. E ancora, una efficace programmazione degli eventi; una promozione reale del territorio capace di aggredire nuovi mercati e consolidare quelli che già assicurano flussi in entrata; lotta all’abusivismo; valorizzazione di modelli cooperativi di azione fra settore pubblico ed imprenditoria privata e destagionalizzazione dei flussi turistici. Sono questi i principali temi affrontati ieri in occasione di un incontro, presso la sede degli industriali siciliani, tra il presidente di Sicindustria, Giuseppe Catanzaro, il presidente di Sicindustria Turismo, Giuseppe Cassarà, e l’assessore regionale al ramo, Sandro Pappalardo. Un momento di confronto al quale hanno preso parte anche il vicepresidente di Sicindustria, Gregory Bongiorno, e il presidente regionale della Piccola Industria, Giorgio Cappello.

“Oggi in Sicilia – ha sottolineato Cassarà – raggiungiamo circa 15 milioni di presenze annue (quanto Malta) e abbiamo un problema di stagionalità che mantiene un’attività dei flussi in entrata per un massimo di 180 giorni (aprile-ottobre), con una evidente sottoutilizzazione dell’arco stagionale di attività degli impianti. Occorre sperimentare nuove stagionalità “di spalla” a quella estiva, ampliando e valorizzare gli altri ‘turismi’. Primo fra tutti, quello culturale, autentica miniera non legata a stagionalità, ma anche quello congressuale che rappresenta un canale fondamentale da sviluppare”.

Obiettivi condivisi dall’assessore Pappalardo che ha espresso soddisfazione per l’incontro e ha assicurato l’impegno della Regione per sviluppare, in sinergia con i privati, un settore di fondamentale importanza per l’economia dell’Isola: “La Regione punta alla creazione di una visione strategica e di sistema con investimenti di promozione all’estero che rendano la Sicilia identificata con chiarezza nei processi delle scelte di mercato. A breve bandiremo un concorso, destinato agli studenti dell’Accademia delle Belle Arti per creare un brand unico della Sicilia. Di fondamentale importanza inoltre puntare alla fidelizzazione del turista. Rimaniamo aperti alle forme di collaborazione più utili con gli interlocutori istituzionali del Sistema-Turismo”.

Una delle ragioni che ha finora frenato lo sviluppo del settore è rappresentata, secondo l’analisi effettuata da Sicindustria e contenuta nel Documento “Sicilia 2018-2022: considerazioni e proposte per lo sviluppo” consegnato all’assessore, dalla mancanza di regole adeguate e coordinate. In particolare, le imprese del settore trovano a confrontarsi con vecchie norme che creano solo incertezza e mancanza di garanzie per consumatori e operatori. “Un esempio eclatante – ha sottolineato Cassarà – è costituito dalla legislazione per le Agenzie di Viaggio che, salvo alcune eccezioni, rispondono al Regio decreto 23/11/1936 n. 2523. Una legislazione aggiornata e adeguata ad una industria del turismo 4.0 è quindi una priorità, eppure la scorsa legislatura ha visto giacere in IV Commissione all’Ars ben quattro disegni di legge che non sono mai riusciti a vedere il passaggio in Aula e che, adesso, dovranno essere ripresentati”.

Altro tema di fondamentale importanza per un’Isola è quello dell’efficienza del sistema aeroportuale. “La continuità territoriale – ha concluso il presidente di Sicindustria Turismo – è una priorità da affrontare con grande determinazione. Al contempo, vi è la necessità di definire una corretta politica di co-marketing con i grandi operatori del trasporto aereo low-cost, affidata a una regia unica coordinata dalla Regione, come già fatto in altre parti del Paese”.