Non hanno dovuto attendere molto tempo gli agenti di polizia per dare forma ai malesseri manifestati da tempo da un’alunna di una scuola di Bagheria, grosso centro alle porte di Palermo.
Una bambina di 11 anni che tra i banchi durante le ore di lezione aveva mostrato alcuni di quegli indicatori, come li chiamano pedagogisti e psicologi, che fanno scattare l’allarme in chi condivide con lei tante ore della giornata.
Le assistenti sociali e le insegnanti si sono presentate in commissariato e hanno raccontato quanto accadeva. In tempi brevissimi i poliziotti coordinati dalla procura di Termini Imerese, diretta da Ambrogio Cartosio, hanno iniziato quelle indagini talmente rapide da sorprendere gli stessi investigatori.
Gli agenti hanno dovuto fare irruzione in casa e bloccare il compagno della mamma che con i pantaloni abbassati era in camera da letto con la bambina. In casa c’era anche la donna che non avrebbe mosso un dito per evitare quella violenza.
Da qualche giorno in quella casa erano state installate delle telecamere per cercare di ricostruire quanto avveniva in quella casa. La risposta è arrivata in diretta. Una scena che in pochi minuti ha fatto scattare l’irruzione. L’uomo non ha avuto neppure il tempo di uscire dalla stanza.
E’ stato bloccato e insieme alla donna portato in commissariato.
“Gli insegnanti – dicono gli investigatori – hanno saputo cogliere la situazione di disagio emotivo da parte dell’allieva segnalando il caso agli agenti del commissariato di Bagheria”.
Sia l’uomo che la donna sono stati arrestati e portati nel carcere del Pagliarelli. La vittima della violenza sessuale è stata affidata al padre, separato dalla madre e residente in un altro comune. Sono in corso indagini per accertare eventuali altri precedenti episodi commessi dalla coppia nei confronti della minore.
A Bagheria la notizia ha creato non poco sconcerto. Sono tantissime le situazioni disagio sociale tanto che la giunta guidata da Patrizio Cinque del Movimento 5 Stelle è corsa ai ripari promuovendo un protocollo per istituire una equipe interistituzionale contro l’abuso ed il maltrattamento dei minori.
Personale specializzato per affrontare in modo tempestivo i casi così delicati che si presentano. Un nuovo organismo specializzato in reati particolarmente gravi che spesso si consumano tra le mura domestiche e quindi difficili da svelare.
Fanno parte dell’equipe assistenti sociali, neuropsichiatra infantile, psicologo e psicopedagogisti. Tutte le segnalazioni verranno trasmesse alla procura ordinaria e alla procura dei minori.
“Siamo sconcertati da questa notizia e offriremo ogni sostegno possibile alla ragazzina qualora resti sul nostro territorio – dichiara l’assessore alle Pari opportunità e Politiche sociali Maria Puleo – purtroppo sappiamo che nell’hinterland si stanno registrando altri casi simili ma siamo pronti ad affrontarli e a stare vicino alle vittime, minori e donne vittime di violenza.
E’ di pochi giorni fa la firma del protocollo per l’istituzione dell’EIAM distrettuale, una equipe interistituzionale contro l’abuso ed il maltrattamento dei minori. Primo Eiam dopo Palermo, in Sicilia, e pare anche nel resto del Paese.
Prendersi cura e salvaguardare i minori è la principale azione che sta dietro l’istituzione dell’Eiam, ed il fare squadra in maniera sinergica, avviando azioni comuni per contrastare il fenomeno della violenza all’infanzia e all’adolescenza attraverso percorsi condivisi di prevenzione e protezione è la modalità messa in campo dal Comune di Bagheria e dagli altri 4 comuni del distretto 39 insieme ad Asp e Ufficio Scolastico regionale”.
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