- Arrivano oltre 40mila dosi di vaccino in Sicilia
- Non solo Pfizer ma anche 5400 dosi Moderna
- Bene l’andamento vaccinale in Sicilia
- La nuova fornitura però è insufficiente
Arrivano le nuove dosi di vaccino in Sicilia.
La nuova doppia fornitura
Tra ieri e oggi sono state consegnate all’assessorato alla Salute della Regione Siciliana altre forniture di vaccino anti Covid19, da parte delle case farmaceutiche Pfizer e Moderna, rispettivamente 35.100 e 5.400 dosi per un totale di 40.500. Pertanto, si potrà ricominciare ad inoculare la prima dose ai circa 30mila soggetti aventi diritto in via prioritaria, che sono gli operatori sanitari, medici e infermieri, e i sociosanitari. Nel frattempo, il 30% dei soggetti vaccinati aventi diritto ha già ricevuto la seconda dose di vaccino, ad accezione di coloro che non avendone diritto hanno avuto inoculata la prima dose.
Ripartono le somministrazioni
L’arrivo della nuova fornitura da un po’ di respiro e permette la ripartenza di un sistema che si era fermato ma le difficoltà restano. Per questo la cabina di regia stato regioni ieri ha valutato una modifica al piano vaccinale. Ferme le priorità si punta ad usare anche i nuovi sieri che potrebbero essere presto resi disponibili.
Dati buoni per le vaccinazioni in Sicilia
Nella settimana tra il 27 gennaio e il 2 febbraio, in Sicilia, secondo l’analisi della Fondazione Gimbe, gli indicatori relativi a “Casi attualmente positivi per 100.000 abitanti” (832), “Incremento % dei casi” (4,7%), “Casi testati per 100.000 abitanti” (790) e “Rapporto positivi/casi testati” (15,8%) risultano in miglioramento rispetto alla settimana precedente. Sotto la soglia di saturazione i posti letto occupati da pazienti Covid in area medica al 32% e terapia intensiva al 24%. Dallo studio della Fondazione Gimbe, emerge anche la percentuale di popolazione, aggiornata al 3 febbraio, che ha completato il ciclo vaccinale che è pari all’1,55%, al sesto posto tra le regioni in Italia dove si registra una media dell’1,36%. La percentuale di dosi somministrate al “personale non sanitario” in Sicilia è pari al 20%.
La cabina di regia e la modifica del piano
Una cabina di regia quella di ieri nella quale il Ministro Boccia ha chiesto alla regioni di “tenere botta” sia sulle misure che sul piano vaccinale perché il governo è in ordinaria amministrazione e dunque è più debole rispetto a ieri perché reso tale dalla crisi di governo.
Le nuove autorizzazioni
Intanto dall’Agenzia italiana del farmaco arriva il via libera all’uso di due diversi tipi di farmaci ottenuti dalle cellule monoclonali. Una cura che potrà essere somministrata solo in alcuni casi molto gravi e dunque limitata ad un gruppo ristretto di pazienti.Al via anche il percorso autorizzativo per un ulteriore vaccino, lo sputnik quello russo, che dovrà essere testate prima di essere immesso sul mercato italiano ed essere inserito fra quelli somministrabili. E potrebbe saltare anche il limite a 55 anni imposto al vaccino AstraZeneca. Tutte strategia per tornare ad accelerare sul fronte delle vaccinazioni che però rischiano di essere vanificate dall’assenza di un governo in grado di assumere decisioni forti
Commenta con Facebook