Niente riforma della dirigenza, almeno per il momento. La Regione ha scelto di rinviare ogni cambiamento e dunque sceglie di non dar vita ai “ruoli speciali” ovvero la distinzione dei dirigenti per competenze (medici, farmacisti, ingegneri di sala operatoria alla sanità; ingeneri strutturali e geologi alle infrastrutture, economisti all’Economia e così via). Lo stop dopo le polemiche sui medici comandati alla sanità. Ma pur restando con il ruolo unico dei dirigenti, qualcosa cambierà e anche molto presto.

La rivoluzione dei dirigenti prima di un eventuale rimpasto

Cosi da palazzo d’Orleans si pensa alla rivoluzione dei dirigenti prima di pensare ad un eventuale (e non scontato) rimpasto in giunta. La battaglia si gioca tutta sugli alti burocrati. E si comincerà da una tradizionale rotazione.

Sono cinque i dirigenti più importanti della Regione, che negli ultimi cinque anni hanno tenuto in mano dipartimenti chiave per l’azione amministrativa. È una delle prime decisioni maturate a Palazzo d’Orleans e che verranno formalizzate la prossima settimana sarà proprio quella di farli ruotare, almeno in base alle indiscrezioni che raccoglie il Giornale di Sicilia

Il rischio di tensioni

Ma se la giunta procederà con non una ma due eccezioni c’è da aspettarsi che tutti gli assessori abbiano da presentare motivi per “tenersi” i dirigenti preferiti. Potrebbero nascere tensioni  sul Carmelo Frittita che alle Attività produttive sta lavorando bene con Edy Tamajo. Per questo il Presidente della Regione potrebbe decidere di non fare eccezioni salvo, forse, per Cocina.

La rotazione “finta” dell’agricoltura

Una soluzione potrebbe venire da uno scambio di poltrone all’Agricoltura. Cartabellotta potrebbe cedere il dipartimento a Fulvio Bellomo che attualmente è dirigente generale allo “Sviluppo rurale” e andare lui ad occupare quella poltrona. Di fatto sarebbe uno scambio di dipartimenti all’interno del medesimo assessorato e Cartabellotta manterrebbe anche l’incarico speciale agli interventi straordinari in agricoltura legati alla crisi idrica.

I problemi in casa Lega

L’idea, però, non piacerebbe all’assessore Barbagallo e alla Lega in generale. Ed è sempre in casa Lega che c’è l’altro nodo che riguarda i dirigenti generali di Formazione e Istruzione, assessorato retto da Mimmo Turano. Maurizio Pirillo e Giovanna Segreto potrebbero non essere considerati per una poltrona e avviarsi all’uscita

Se la rotazione dovesse essere confermata, gli spostamenti potrebbero, comunque, essere minimi sulla falsa riga di questa ipotesi dell’agricoltura, Conferme sarebbero in arrivo per Silvio Cuffaro alle Finanze, Vincenzo Falgares alla Programmazione e Vitalba Vaccaro all’Autorità Regionale per l’Innovazione Tecnologica.

Tutti gli altri dirigenti in scadenza di contratto ruoteranno fra di loro ma bisognerà trovare la quadra con il gradimento degli assessori di riferimento. Fra questi ci sono nomi come Mario La Rocca, ex della sanità oggi ai Beni Culturali, Letizia Di Liberti alla Famiglia, Salvo Taormina agli Enti Locali, Patrizia Valenti e Beppe Battaglia rispettivamente all’Ambiente e Comandante del Corpo Forestale. Ma in arrivo ci sarebbero almeno due (ma fino a quattro) nomi nuovi

Sanità congelata

Congelate fino a maggio, invece, le nomine nella sanità. L’Asp 6 di Palermo dove potrebbe arrivare Salvatore Iacolino per il momento resta in mano al commissario mentre a Enna il manager Zappia pensa di nominare un nuovo direttore amministrativo a posto di Mazzara diventato direttore generale di Villa Sofia. Ma il tema lì è politico. Cuffaro ha ottenuto uno dei suoi al posto di Colletti (anche lui cuffariano) e sarebbe pronto a mollare Enna a Lombardo se ottenesse Agrigento. Movimenti che sarebbero propedeutici anche alle elezioni provincia che non potranno tardare ancora. da qui il congelamento fino a maggio per evitare ulteriori tensioni