I vandali, come i cretini, sono sempre in azione a Palermo. L’ultima bravata, come documentano le foto, riguarda la “distruzione” di un cestino porta rifiuti, in via Notarbartolo. Un cestino letteralmente divelto dalla base che era stata fissata con lunghi bulloni al marciapiede.

Perché tanta inciviltà? E’ innata o indotta? Propendiamo per la seconda ipotesi. Perché è solo una questione di educazione: il Dna non c’entra nulla. E, purtroppo, l’amministrazione comunale non dà un buon esempio. Il suo braccio operativo, la Rap, non riesce ad uscire dall’emergenza, la città è sempre colma di rifiuti. Da qualche tempo anche dove da anni la c’è la raccolta differenziata.

Il cretino di turno, il bullo che ha divelto il cestino di via Notarbartolo, si sarà detto: è inutile perché la città è sporca. Persino gli ecologisti ed animalisti, amanti dei cani, lasciano le deiezioni dei loro “amici” per strada. Peggio, usano i cestini piuttosto che portarseli a casa e smaltirli con i rifiuti organici.

E’ sempre tutto colpa del sindaco Leoluca Orlando, ciò che non va? Forse sì, forse no. Anzi, merita tutto il rispetto di noi cittadini per lo sforzo quotidiano nel tentativo di fare crescere sempre di più il rapporto verde/abitanti. Come si può vedere dalle stesse foto, i marciapiedi, non solo quelli di via Notarbartolo, sono abbelliti da piantine verdi che sono uno spettacolo a vedersi.

Incuria? Ma no! Solo piccole distrazioni che ad una persona che è stato sindaco di Palermo per la prima volta nel 1985, si possono anche concedere. Il tempo è tiranno: trascorre pure per lui.