Ladri in azione allo stadio “Paolo Borsellino” di Palermo, una volta conosciuto come Velodromo. I malviventi si sono intrufolati nell’impianto di via Lanza di Scalea nella notte fra l’11 e il 12 gennaio, danneggiando diversi impianti e trafugando alcuni materiali. Fra questi, migliaia di metri di cavi di rame e le tubature. Portate via anche porte di alluminio, alcuni fari per illuminare la tribuna e i tubi di rame dei gabinetti. I danni ammonterebbero ad oltre 22.000 euro. Su quanto accaduto, è stata presentata denuncia alle forze dell’ordine.
L’impianto elettrico era stato appena ristrutturato
Il Velodromo si estende su un’area molto vasta, la quale offre diversi punti di accesso possibili ai malintenzionati. Secondo quanto riferito dagli uffici del Coime, i ladri sarebbero entrati dal lato della cancellata che costeggia il quartiere di San Filippo Neri. Una volta dentro, le persone in questione hanno vandalizzato diverse aree della struttura di via Lanza di Scalea, trafugando tubature e cavi di rame. Un vero peccato visto che, proprio l’impianto elettrico, era stato una delle strutture appena ammodernate durante la prima fase dei lavori.”Il furto – scrive AMG in una nota .- ha riguardato i proiettori del tunnel che porta alla zona interdetta del Velodromo (lato gradinata coperta) che non è presidiata dal personale del Coime. Non si tratterebbe delle torri faro. Lunedì si farà una ricognizione e verranno accese le torri per verificare se ci sono problemi”.
Velodromo chiuso da oltre un decennio al ciclismo
Il Velodromo, nonostante la prima fase dei lavori si sia conclusa con tanto di sopralluogo alla presenza del ministro Abodi, non è nella disponibilità del Comune di Palermo. Ad occuparsene è ancora il Coime, che sta supervisionando la seconda fase degli interventi. La struttura, come è noto infatti, ha riaperto le porte ai concerti e ad alcune manifestazioni sportive di livello amatoriale. Lontano appare ancora il momento nel quale la struttura di viale dell’Olimpo tornerà a pieno regime, ospitando lo sport per cui è nata, ovvero il ciclismo. Nel silenzio generale infatti, la pista è ancora fuori uso, dovendo subire un importante intervento di ristrutturazione per adeguare la stessa ai requisiti posti dalla normativa sugli impianti sportivi.
Nulla di concreto all’orizzonte
Un vero peccato visto che diverse associazioni sportive e i relativi atleti sono quindi costretti ad “emigrare” verso Noto, comune del siracusano posto a 300 chilometri dal capoluogo siciliano. Al momento, non ci sono prospettive di rilancio vere e proprie. Nei giorni scorsi, l’Amministrazione Comunale ha aperto alla possibilità di un affidamento diretto dell’impianto alla Federciclismo regionale. Ma di provvedimenti concreti ancora nulla. Così il Velodromo rimane ancora preclusi ai tanti appassionati delle due ruote su pista, finendo per diventare obiettivo di ladri e vandali, così come avvenuto altre volte in passato.
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