Costituzione dei mercati domenicali, riorganizzazione dei mercati esistenti e istituzione dei mercati serali estivi: sono queste le prime tre proposte che partono dalla Fiva Confcommercio Palermo, l’associazione che rappresenta i venditori ambulanti della provincia di Palermo, con l’obiettivo di attrarre l’attenzione sia dei turisti che dei residenti, contribuendo a potenziare l’offerta turistica e offrendo agli operatori ambulanti nuove opportunità di business.
La nuova strategia
Il presidente di Fiva Confcommercio, Christian Lo Cascio, ha già sottoposto ai componenti del direttivo e a un gruppo di operatori dei mercati e delle fiere la strategia d’azione che sarà sottoposta formalmente alle amministrazioni comunali della Città metropolitana che hanno già condiviso l’esigenza di riorganizzare e modernizzare il settore e di contrastare il dilagante fenomeno dell’abusivismo che rischia di compromettere l’immagine dell’intero comparto.
Lo Cascio: “Mercati serali estivi per nuove opportunità”
“L’istituzione di mercati domenicali – spiega Lo Cascio – rappresenta un’opportunità di rivitalizzazione, attirando un numero maggiore di visitatori e offrendo agli ambulanti una vetrina supplementare per le loro attività. La riorganizzazione dei mercati esistenti è invece necessaria per l’assegnazione corretta ed equa delle licenze e per garantire efficienza operativa e ambienti di mercato più ordinati e accoglienti. Con l’istituzione dei mercati serali estivi pensiamo di offrire alla categoria nuove opportunità di business con l’apertura di nuovi spazi stagionali nelle località a forte richiamo turistico”.
Il confronto tra sindacati
Fiva ha già in programma un confronto con altre sigle sindacali che rappresentano il mondo degli ambulanti dopo il quale verrà formalizzata una proposta al Comune di Palermo. “Da anni diciamo che i mercati e le fiere vanno riorganizzati secondo criteri più moderni e nel segno della più assoluta trasparenza – conclude Lo Cascio -. Ora è arrivato il momento di intervenire concretamente e ci fa piacere constatare che dal Comune c’è volontà di ascolto. Questi primi interventi porterebbero benefici tangibili sia ai lavoratori direttamente coinvolti che all’economia locale”.
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