Di ufficiale non c’è ancora nulla ma l’amministrazione comunale di Palermo si starebbe preparando a rilanciare sulla Ztl. Analizzando l’ordinanza sospensiva del Tar e i motivi di accoglimento della stessa richiesta di sospensiva dal Comune pensano di aver individuato un modo per aggirare l’ostacolo dando vita ad una nuova ztl magari in periodo estivo quando cala l’attenzione dei palermitani e dunque diventa più difficile il piovere di nuovi ricorsi.

Indiscrezioni parlano di annullamento della delibera impugnata davanti al Tar e sospesa ed conseguente emanazione di una nuova delibera sindacale, del tutto simile, ma che dia il via solo alla ztl 1, quella che parte dal Massimo – via Cavour e arriva fino alla stazione ferroviaria centrale con attivazione della ztl 2 in seguito.

Uno dei motivi di impugnativa, infatti, era l’estensione esagerata della ztl e il mancato avvio progressivo previsto dal Pgtu (il piano generale del traffico), così si scavalcherebbe il problema anche se i motivi di impugnativa sono anche altri.

A supporto di questa nuova ztl dal comune pensano di utilizzare i dati sull’inquinamento ambientale per superare anche gli altri problemi. gli stessi dati che dovrebbero supportare le targhe alterne attualmente in vigore in base a una determina sindacale per motivi ‘urgenti e contingibili’ che fa varata da Cammarata nel 2010.

Per supportare qualsiasi provvedimento si attendono i dati sull’inquinamento ambientale a Palermo che secondo l’amministrazione devono essere forniti dall’arpa, l’agenzia regionale per l’ambiente. ma da Arpa fanno sapere informalmente che nessuna misurazione viene effettuata dai tecnici regionali sulla qualità dell’aria a Palermo. L’unica fonte di dati sono le centraline del Comune e Arpa si limita ad elaborare i dati.

Dunque se le centraline sono poche e malfunzionanti e solo una si trova nella ztl e Arpa non fa misurazioni, quali dati sta aspettando l’amministrazione?

I dati in possesso alla Rap ma non ufficializzati mostrano solo sforamenti minimi, per un solo inquinante per volta e solo per brevi periodi  nel mese di aprile. Dati che non giustificherebbero neanche il provvedimento targhe alterne. Ma le centraline Rap (ex Amia) potrebbero non essere affidabili. su quali dati allora basarsi? Non sarebbe meglio procedere ad ammodernare, fare la manutenzione, incrementare il sistema di rilevamento prima di un qualsiasi nuovo provvedimento?

Secondo Stefania Munafò responsabile ambiente del Pd, invece: “Il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, si gioca la carta del ricorso.  Il ricorso al CGA organo di appello del TAR contro la ‘bocciatura’ della Zona a Traffico Limitato operata dai giudici del Tribunale Amministrativo Regionale. In Consiglio comunale ha addirittura affermato che avrebbe ‘indagato’ sull’ordinanza adottata dai giudici amministrativi”.

“Così, mentre Palazzo delle Aquile accelera sulle procedure di restituzione dei soldi spesi da 25 mila palermitani per il pass, contemporaneamente – aggiunge – prova la carta ‘giudiziaria’ per ristabilire un provvedimento contestato.ma non si comprende coma faccia l’assessore Catania a sostenere che i “livelli di inquinamento sono ancora alti, come dice anche l’Arpa. Per questo la Ztl è necessaria”
“L’Arpa la prossima settimana pubblicherà alcuni dati su Palermo – racconta Munafò – che però in parte ci ha già anticipato. L assessore Catania ha perso un occasione per stare zitto”.
Nella sue dichiarazioni la Munafò conferma l’esistenza di un problema tecnico alle centraline di Palermo e i ‘mancati’ rilevamenti da parte di Arpa “L’arpa non ha centraline su Palermo ne ha effettuato controlli su inquinamento e smog, ma riceve questi dati dalla Rap. Peraltro ritengo i dati più che esaustivi e comprensivi di un territorio vasto poiché lì dove non ci sono centraline Rap, si sono occupati della rilevazione i vigili urbani con un tecnico in ben 12 siti fornendo agli stessi lavoratori della polizia municipale il DVR (Documento di Valutazione dei Rischi) con la conclusione che il valore del PM 4 (agente inquinante) non supera il limite imposto dalla legge. Per cui se non vi sono pericoli per gli operatori della polizza municipale non sussistono neanche per i cittadini”.
“Ritengo oltraggioso – attacca Munafò – questo attacco spregiudicato ai giudici del Tar ed arrogante il metodo che si sta utilizzando per cittadini e commercianti. Il sindaco non riesce ad accettare una sconfitta ma peggio non ha soluzioni alternative se non quella di vessare i palermitani!. Il vero problema è Amat. Questa ‘cattiva’ amministrazione non vuole (giustamente) penalizzare i lavoratori ma allo stesso tempo non si può pretendere di fare cassa a tutti i costi. Piuttosto riducano gli sprechi, invece di esternalizzare, dare incarichi ed annunciare assunzioni con una perdita strutturale dichiarata”
“Non è con la ‘tassa occulta ZTL’ pensata per fare cassa – conclude – che consente ai cittadini di inquinare dietro pagamento che si risolve il problema!” 

 

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