Le elezioni sono ancora lontane. Manca un anno per la tornata amministrativa che coinvolgerà il Comune di Palermo, e più di un anno e mezzo per le regionali. Ma è proprio adesso che si cominciano a formare i gruppi che si affronteranno dalla primavera all’autunno del 2017.

Gli schieramenti tradizionali, quelli di destra e sinistra, ormai non esistono più. Così le alleanza vanno ostruite e il candidato diventa più importante di quanto già non fosse. Occorre qualcuno in grado di pescare nei bacini elettorali di tutti e che non sia espressione diretta o emanazione di questo o quello schieramento.

Così si affilano le armi tanto a sinistra quanto a destra. Il primo a rilanciare la propria candidatura per succedere a se stesso a Palermo è stato, con largo anticipo, proprio il sindaco uscente Leoluca Orlando. Lui, in realtà, punta alla Presidenza della Regione ma intanto, lungo questo percorso, di elezioni può affrontarne altre due: sindaco della città metropolitana che si dovrà eleggere a breve e sindaco di Palermo. Male che vada  qualcuno dovrà pur chiedergli di farsi da parte e in cambio potrà chiedere appoggio per le regionali.

Ma Orlando non è esattamente amato a sinistra. Non lo amano i cuperliani (o meglio i cracoliciani a Palermo), non lo amano i renziani come dimostra l’opposizione che gli fanno fuori e dentro il Consiglio. Lo appoggiano, probabilmente, da Sel ma anche lì non sono proprio tutti convinti di votarlo. Si tratta di un elettorato molto ideologico e che non sempre riesce a rivedersi nelle posizioni di un ex democristiano sia pure della sinistra Dc.

Orlando può, dunque, contare sul suo Mov 139 e su pezzi di Sel e fuoriusciti Pd e su qualche centrista. E’ finito l’effetto memoria, quello che lo ha riportato sulla poltrona di primo cittadino in base al ricordo degli anni ’90. Questa esperienza ha lasciato i palermitani profondamente delusi.

Giusto-Catania-

I bene informati sostengono che a sinistra potrebbe scendere in campo contro il suo stesso sindaco l’attuale assessore alla mobilità, Giusto Catania. Compagno della prima ora lui raccoglierebbe certamente per intero i voti della sinistra e dei fuoriusciti dal nuovo Pd centrista. favole metropolitane raccontano di uno ‘scontro’ politico fra l’assessore del tram, delle isole pedonali, degli autobus soppressi e dei pass a pagamento per le Ztl e il sindaco.

Ma chi la sa lunga in politica da una lettura diversa di questa eventualità. Catania potrebbe raccogliere i voti che Orlando non avrebbe comunque evitando che confluiscano su un candidato di protesta, ad esempio un 5 stelle. Suoi sarebbero anche i voti degli estremisti dell’immobilità cittadina e di una parte degli irriducibili ambientalisti. Possibilità di farcela davvero scarse ma se si dovesse andare ad un ballottaggio (e questa è una eventualità non peregrina) il compagno Catania potrebbe far turare il naso ai suoi e far votare, a secondo turno, Orlando. Sempre meglio di un 5 stelle o di un candidato di destra. Prezzo: Catania di nuovo assessore.

profilo fb romano

Ma a contendere ad Orlando i voti del centro mobile puntando a far confluire su di lui anche voti di centrodestra e voti di centrosinistra, voti autonomisti, voti di nostalgici e delusi, voti di indecisi (oltre ai suoi naturalmente) potrebbe spuntare Saverio Romano. Lui non commenta ufficialmente e ufficiosamente smentisce. Ma agli amici sembra aver detto che pur non essendo una sua mira, in molti glielo chiedono e l’eventualità potrebbe presentarsi.

A far ventilare l’ipotesi è stato un post su facebook. “Oggi ho scelto di sfogliare e leggere il libro che ho in evidenza – ha scritto Romano sul suo profilo privato – immaginate perché avrò fatto questa scelta – dice – anzi provate a indovinare”. Il libro in questione è rappresentato in foto con lui è “Palermo, palazzo delle Aquile”.

Un post che ha fatto scattare la corsa degli ‘amici’. Nella giornata di sabato sembrerebbe che Romano, rappresentante di Ala, verdianiano della prima ora e con passato da Udc, abbia ricevuto una valanga di sms da tanti amici e conoscenti, che non ‘sentiva’ da tempo e che lo invitano a un impegno in prima persona per la carica di sindaco a Palermo. Potenza di facebook!. Lui non ha deciso nulla, e al momento una sua candidatura e’ poco più che una ipotesi che dipende, tra l’altro, da mille fattori, ma tutti questi messaggi lo avrebbero davvero sorpreso.

Nato a Belmonte Mezzagno, Saverio Romano si sente palermitano. Qui ha studiato, vissuto e lavorato e da qualche tempo, in realtà, non fa che postare critiche all’amministrazione, segnalare il degrado e così via. Sorpreso dagli inviti degli amici ha commentato post ancora parlando del suo amore per Palermo “l’umido delle balate della vucciria , l’agre profumo dei frittulari di ballaro’, lo spicchio di mare che s’intravede gustando pani ca meusa alla kalsa, l’odore delle alghe marce sulla spiaggia di mondello inalato con la brezza del golfo più bello del mondo. C’e’ il rumore del trotto e l’imprecazione dello gnuri delle carrozze che tagliano le arterie del centro borbonico più esteso d’Europa , ci sono i colori rosanero che anche quando li vedi sul manto di un maialino di cinta senese, ti fanno sentire sugli spalti della favorita, c’è in una sola parola la saudade palermitana che ci viene meglio apprezzare dal finestrino dell’aereo che atterra a Punta Raisi dopo una lunga assenza”.

Dunque un ‘non candidato’ come non candidati sono tutti (ad eccezione di Orlando) ma che punta a vedere chi ci sta, chi lo segue, chi lo potrebbe appoggiare. Sullo sfondo una elezione nazionale difficile che potrebbe convincere lui ed altri a non correre più per il Parlamento; regionali altrettanto complesse visto che nel 2017 si eleggeranno 70 deputati non più 90 e qualche cambiale da mettere all’incasso.

Intorno a Romano potrebbe formarsi proprio quel centro mobile che toglierebbe voti a Orlando e al centrodestra, a meno che lo stesso centrodestra non confluisca su di lui. La partita non è ancora neanche aperta. Si affilano le armi, si saggiano gli scudi, si controlla il gradimento e la fedeltà degli alleati. C’è un anno di tempo ancora per capire come si formeranno glischieramenti

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