La commissione Affari istituzionali dell’Ars ha dato parere favorevole alla nomina dei direttori generali delle Aziende sanitarie e ospedaliere. Il parere riguarda Giorgio Giulio Santonocito (Azienda sanitaria provinciale di Agrigento); Alessandro Caltagirone (Asp di Caltanissetta); Maurizio Letterio Lanza (Asp di Catania); Francesco Iudica (Asp di Enna); Paolo La Paglia (Asp di Messina); Daniela Faraoni (Asp di Palermo); Angelo Aliquò (Asp di Ragusa); Salvatore Lucio Ficarra (Asp di Siracusa); Fabio Damiani (Asp di Trapani); Roberto Colletti (Arnas Civico Di Cristina-Benfratelli di Palermo); Fabrizio De Nicola (Arnas Garibaldi di Catania); Mario Paino (Azienda ospedaliera Papardo di Messina); Walter Messina (Azienda ospedali riuniti Villa Sofia-Cervello di Palermo); Salvatore Emanuele Giuffrida (Azienda ospedaliera per l’emergenza Cannizzaro di Catania).

“Si tratta di un passaggio importante – dice il presidente della commissione Stefano Pellegrino – per garantire la regolare e serena gestione delle aziende sanitarie”.

In attesa di questo passaggio la giunta li aveva fatti insediare lo stesso con nomine provvisorie come commissari. Adesso si potranno redigere i contratti triennali e fissare gli obiettivi

Non è stata, però, una approvazione senza problemi. Il via libera della commissione Affari istituzionali ai manager della sanità è arrivato con il voto favorevole dei deputati della maggioranza, l’astensione dei due parlamentari Pd e di Claudio Fava e il voto contrario dei deputati del Movimento 5 Stelle. “La nostra astensione ha permesso alla commissione Affari istituzionali di non bocciare le nomine dei direttori generali delle aziende sanitarie ed ospedaliere – dicono il capogruppo Pd Giuseppe Lupo ed Antonello Cracolici, componenti della Commissione Affari Istituzionali dell’Ars -. In questo modo, tenuto conto che il possesso dei requisiti formali è stato già accertato dagli organi preposti, abbiamo ribadito un concetto: la responsabilità delle nomine dei manager della sanità è del governo che è tenuto ad esercitarla nel rispetto della legge ed a tutela del diritto alla salute di tutti i siciliani”.

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