Taglio agli stipendi degli alti burocrati regionali, sì al finanziamento delle sturt-up per 10 milioni di euro, ok all’emendamento per gli ex sportellisti, alla riforma dei consorzi di bonifica. Accantonate e spostati tutte le altre questioni

La Commissione Bilancio dell”Assemblea regionale siciliana, presieduta da Vincenzo Vinciullo, ha liberato la ‘legge omnibus’ approvando un disegno di legge stralcio della stessa mini-finanziaria, che dovrebbe approdare presto in aula in tempi brevissimi.

“Abbiamo dato seguito a quanto richiesto dalla conferenza dei capigruppo – ha detto in aula il Presidente Vinciullo – sarebbe stato opportuno qualche approfondimento ma non è stata la commissione ad essere imprudente. casomai lo è stata la conferenza dei capigruppo”

Vinciullo si è, però, astenuto dal voto. La mini finanziaria è stata approvata con sette voti a favore, cinque astenuti e uno contrario. Il ddl è stato approvato con l’articolato ma senza emendamenti aggiuntivi. La Commissione, che ha approvato gli ultimi due articoli della manovrina, ha esaminato gli emendamenti strettamente correlati agli articoli della mini-finanziaria, inviando il resto delle norme alle commissioni di merito che, successivamente, le trasmetteranno nuovamente al Bilancio. Nei prossimi giorni i deputati lavoreranno sugli emendamenti aggiuntivi raggruppandoli in vari ddl. Tra le norme contenute nella manovrina ci sono quelle sulla liquidazione delle Asi e il passaggio dei dipendenti nella pianta organica Irsap.

“Stiamo approntando alcuni stralci che riguardano la vicenda Ipab, ma anche il Cerisdi, Sicilia e-Servizi e il personale collegabile alla Regione – aggiunge Vinciullo -. Abbiamo convocato per domani mattina il Presidente della Regione Rosario Crocetta – dice Vinciullo – in modo che ci dica cosa vuole fare delle società partecipate”.

L’Ars sta, invece, discutendo la mozione relativa alla “disdetta dell’accordo finalizzato alla rinuncia ai ricorsi in
materia di legittimità costituzionale promossi innanzi alla Corte Costituzionale”, presentata da Toti Lombardo (Pds-Mpa). La mozione si riferisce all’accordo Stato-Regione del 2014, con la quale la Sicilia ha ricevuto 500 milioni di euro da Roma impegnandosi al tempo stesso a rinunciare agli eventuali effetti positivi dei ricorsi alla Consulta per il periodo 2014/2017.

“Con questa mozione – ha detto Lombardo – invitiamo il governo regionale a non farsi del male. Non possiamo rinunciare a miliardi di euro proprio in questo momento. Se non si recide questo nodo, questa classe dirigente sara’ ricordata anche fra vent’anni per aver fatto piegare la Sicilia allo Stato”.

Col voto contrario del M5s, la commissione Bilancio ha poi approvato stamani una risoluzione con la quale si chiede al governo di salvare la società in house Sviluppo Sicilia, che ha chiuso gli ultimi bilanci in perdita e per la quale si prospetta la chiusura e i dipendenti del Cerisdi in liquidazione.

Il disegno di legge verrà incardinato domani in Aula, secondo quando deciso dal presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone. “Da un primo esame – spiega Ardizzone – il testo è rispondente ai criteri di buona qualità legislativa, pertanto è stato dichiarato ammissibile a eccezione dell’articolo riguardante la disciplina dei legali. Si tratta, infatti, di materia di competenza statale, già prevista dalle norme deontologiche forensi. Mi auguro – conclude il presidente dell’Ars – che il disegno di legge non venga appesantito, inutilmente, da emendamenti che ne rallenterebbero l’approvazione”.

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