Telecamere per combattere e prevenire il crimine. E’ questo l’obiettivo che l’Amministrazione si fissa nel nuovo regolamento sui sistemi di videosorveglianza. Apparecchiature invocate spesso dai cittadini, da diversi politici e persino da alcuni esponenti delle società Partecipate, in particolare Rap. La delibera è stata prelevata in Consiglio Comunale nella giornata di ieri. Ciò per consentire la relazione dei tecnici comunali sul tema. L’atto è stato poi accontanato, in attesa di essere ridiscusso ed approvato nei prossimi giorni.
La delibera sui sistemi di videosorveglianza, cosa prevede
Una delibera che si articola su venticinque pagine, suddivisa su una ventina di articoli in cui si disciplinano le varie fattispecie legate, da un lato, al controllo del territorio e, dall’altro, alla tutela della privacy. A spiegare i punti salienti della delibera è stata la dirigente Lucietta Accordino. “Questo regolamento parla dei sistemi che, in atto, ci sono. Si è tenuto conto del trattamento dei dati personali, quindi nel rispetto delle disposizioni date dal Garante. Il regolamento ha quindi avuto il parere favorevole. Questo sistema prevede, oltre alla videosorveglianza relativa all’ordine pubblico, anche una branchia per la verifica del rispetto della ZTL e quindi della viabilità. Prevederà l’utilizzo dei droni e di altri meccanismi organizzativi, in modo da rilevare i vari illeciti. E’ previsto anche l’inserimento di fototrappole, da utilizzare per individuare gli illeciti amministrativi sull’abbandono dei rifiuti“.
Gli obiettivi
Il regolamento si pone quindi l’obiettivo di disciplinare il controllo del centro storico e di aree comunali ritenute di particolare interesse; la prevenzione e repressione degli atti delittuosi, le attività illecite e gli episodi di microcriminalità per assicurare maggiore sicurezza ai cittadini; nonchè la rilevazione di situazioni di pericolo, di degrado, di isolamento che favoriscono l’insorgere di fenomeni criminosi.
I nuovi sistemi
Gli attuali sistema di videosorveglianza in dotazione verranno infatti integrati con sistemi all’avanguardia. In particolare, la rete del Comune di Palermo potrà essere potenziata con servizi Body Cam, Dash Cam e Foto Trappole. Tali servizi saranno esercitati dalla polizia municipale, ma potranno essere messi a disposizione delle forze dell’ordine. Tutti i vari sistemi dovranno però essere adeguatamente segnalati per mezzo di una cartellonistica. Tema centrale riguarda i casi di abbandoni selvaggi e di violazioni al codice della strada, in particolare gli accessi abusivi alla Zona a Traffico Limitato.
I limiti dell’impiego
Tali software però non potranno essere usati in maniera indiscriminata. Si legge nella bozza di delibera che, ad esempio, “gli impianti di videosorveglianza non potranno essere utilizzati, in base all’art. 4 dello statuto dei lavoratori, per effettuare controlli sull’attività lavorativa dei dipendenti dell’amministrazione comunale; di altre amministrazioni pubbliche o di altri datori di lavoro, pubblici o privati; né per finalità statistiche, nemmeno se consistenti nella raccolta aggregata dei dati o per finalità di promozione turistica”.
Commenta con Facebook