All’ospedale Villa Sofia di Palermo si volta pagina: è stato, infatti, avviato in modo sistematico un protocollo anestesiologico d’avanguardia per dire addio agli oppioidi.

Si chiama Opioid Free Anesthesia (OFA) e promette un cambiamento radicale nella gestione del dolore durante e dopo gli interventi chirurgici. Non si tratta di una sperimentazione alle prime armi: il nuovo approccio è già una realtà consolidata nel presidio ospedaliero, sotto la guida del dott. Dario Rampulla, su pazienti sottoposti a chirurgia addominale.

Letto d'ospedale.

Letto d’ospedale.

Il cuore del cambiamento? Eliminare gli oppioidi dall’anestesia, mantenendo alta l’efficacia e abbattendo gli effetti collaterali. Niente più nausea, vomito, sedazione prolungata o rallentamento della ripresa post-operatoria: l’OFA punta a garantire un decorso più rapido, una mobilizzazione precoce e una degenza più breve, senza sacrificare il controllo del dolore.

Meno effetti collaterali e più sicurezza per i pazienti fragili

La scelta è il frutto di uno studio sperimentale condotto tra il 2020 e il 2022 su 379 pazienti operati in laparoscopia, nato dalla collaborazione tra l’Unità operativa complessa di Anestesia e Rianimazione diretta da Letterio Curatola e la Scuola di Specializzazione in Anestesia dell’Università di Palermo.

I risultati, pubblicati sulla rivista scientifica internazionale “Scientific Reports” del gruppo Nature (DOI: 10.1038/s41598-025-97116-x), parlano chiaro: il nuovo protocollo – denominato EGD – è sicuro, efficace e comparabile all’anestesia tradizionale per stabilità emodinamica e controllo del dolore intraoperatorio.

Il vero valore aggiunto dell’OFA è la sua versatilità nei pazienti più fragili: anziani, obesi o con più patologie, soggetti per cui l’uso di oppioidi rappresenta spesso un rischio aggiuntivo. In questi casi, l’anestesia senza oppioidi può fare la differenza, migliorando esiti e qualità della cura.

Villa Sofia si conferma così una struttura all’avanguardia, capace di sperimentare, validare e applicare nuove strategie cliniche che mettono al centro il benessere del paziente.

Un risultato che segna un passo avanti nella direzione dell’anestesia personalizzata e multimodale, e che pone Palermo sulla mappa nazionale dell’innovazione medica.