- Il medico Marcello Grasso accusato di violenza sessuale
- Incidente probatorio per le immagini delle telecamere piazzate nello studio
- Secondo i pm, il medico “elogiava i progressi ottenuti grazie ai precedenti gradi del percorso terapeutico”
Entrano le immagini sulla presunta violenza sessuale si cui sarebbero stati vittime due pazienti nello studio del dottor Marcello Grasso, lo psico-terapeuta fratello dell’ex presidente del Senato, arrestato dagli agenti della squadra mobile di Palermo. Il video è stato ripreso da una telecamera nascosta piazzata dalla squadra mobile che iniziò a indagare sul professionista dopo la denuncia di una sua prima paziente. Gli investigatori cercarono subito un riscontro alle accuse della donna e per questo iniziarono a riprendere e a intercettare le visite del professionista.
Le immagine nell’incidente probatorio
Queste immagini, come scrive il Giornale di Sicilia, non sono mai state mostrate, nemmeno alla difesa rappresentata dall’avvocato Vincenzo Lo Re. Adesso saranno visionate nel corso dell’incidente probatorio che si svolgerà davanti al gip Clelia Maltese. Fa parte degli atti sui quali si confronteranno accusa e difesa in aula e nel corso dell’udienza saranno anche sentite le due pazienti che accusano Grasso. Le immagini, dunque, dono state solo visionate dagli inquirenti, mentre si conoscono alcuni brani di dialoghi tra il dottore Grasso e la paziente, che poi sporgerà denuncia ma solo dopo che l’inchiesta era già stata avviata.
I “percorsi terapeutici”
Le immagini farebbero riferimento a uno dei “percorsi terapeutici” che svolgeva il medico, a base soprattutto di musica e ballo. Secondo l’accusa però alcune di queste sedute si sarebbero spinte oltre. Le immagini fino ad ora inedite saranno visionate davanti ad accusa e difesa con il dottore Grasso, entrambi a quanto sembra a torso nudo sulle note di Ciajkovskij. “Se io dovessi esagerare sei sempre tu a potermi mettere eventualmente i freni”, avrebbe detto Grasso alla paziente.
Il medico è in carcere
Sempre secondo i pm, il medico “elogiava i progressi ottenuti grazie ai precedenti gradi del percorso terapeutico, al fine d’indurre la vittima al passo seguente di un cammino diretto alla più piena soddisfazione dei suoi desideri sessuali”. La difesa però difende il medico ricordando come nel corso dell’interrogatorio avesse risposto “senza sottrarsi alle domande e senza screditare la ragazza”. Intanto il dottore Grasso è in carcere ormai da più di un mese e mezzo, dato che il tribunale del riesame ha confermato in pieno l’ordinanza chiesta e ottenuta dalla procura.
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