Un paesino sul pizzo di una montagna con vista mozzafiato, affascinante dal punto di vista
culturale, naturalistico, storico, culinario. Parliamo di Pollina dove il 15 marzo si è conclusa la mostra “Viva Pollina 2020” con i dipinti di Bengt Rindner affermato pittore svedese, le fotografie e il documentario di Nina Kalinovà, fotografa slovacca, che vive e lavora in Sicilia. La mostra si è svolta a Goteborg, nella lontana Svezia iniziata il 29 febbraio scorso.
Nelle opere viene ritratta la realtà realtà di Pollina ed apprezzata tantissimo dal pubblico svedese. Nei quadri di Bengt vengono interpretati l’atmosfera, gli odori e i paesaggi con i colori di mille sfumature. Le fotografie di Nina raccontano i volti dei bambini, dei ragazzi, dei vecchietti nei balconi, e ancora le tradizioni popolari, i vicoli. Un reportage rigorosamente in bianco nero.
La galleria Majnabbe che ha ospitato “Viva Pollina 2020”, non ha mai registrato in passato un tale flusso di visitatori. È stato un gran successo ed è stata una grande possibilità per Pollina di mostrare il suo volto più poetico in una città che raggruppa la civiltà e la cultura scandinava, un piccolo comune siciliano è stato messo al centro dell’attenzione.
Bengt e Nina si sono innamorati di questo posto e sono riusciti entrambi a trasmetterlo tramite la loro arte. Il risultato é stata una vittoria perché un grande museo d’arte (il secondo più prestigioso in Svezia) ha comprato un dipinto di Bengt. Questo quadro di Bengt Rindner é stato esposto l’estate scorsa a Pollina nella chiesa di San Pietro con tanti altri dipinti.
Il progetto è nato dalla collaborazione tra “i Manna-isti” (associazione di artisti svedesi ispirata alla Manna di Pollina) e l’ associazione culturale G.E.A (global earth art). I membri di entrambi le associazioni sono stranieri, ormai pollinesi di adozione che non si fermano e continuano a far conoscere questo paese per farlo crescere con i diversi progetti e gli scambi culturali.
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