“Voglio sapere se il corpo ritrovato nella spiaggia di San Ferdinando in Calabria lo scorso 20 giugno è mio figlio Vito”. E’ quanto ha chiesto alla procura di Palmi  Rosalba Cracchiolo, madre del comandante del peschereccio  Nuova Iside Vito Lo Iacono scomparso la notte dello scorso 13 maggio nelle acque di San Vito Lo Capo. Il peschereccio della marineria di Terrasini era uscito per una battuta di pesca ed è affondato per cause ancora da accertare.

Il corpo di Vito non è mai stato trovato. Nel corso delle ricerche sono stati ritrovati e consegnati alla famiglia i corpi di Giuseppe e Matteo Lo Iacono. La madre insieme alla sorella Rosalba Lo Iacono, assistite dall’avvocato Aldo Ruffino, hanno presentato istanza per avere gli esiti della comparazione del Dna.

“Alla fine del mese di settembre, i  parenti dello scomparso Vito Lo Iacono, la mamma Rosalba Cracchiolo e la sorella Rossana Lo Iacono – dice l’avvocato Ruffino – sono stati invitati al prelievo di campione biologico al fine di comparare il loro Dna con quello del corpo ritrovato. Sono andate a Messina per eseguire i prelievi dei campioni da analizzare. Da allora ancora non hanno notizie sull’esito dell’esame”.

In base alle indagini si pensava che la persona trovata morta in spiaggia poteva essere Francesco Vangeli, un giovane calabrese scomparso nello stesso periodo. Anche l’avvocato Francesca Comito che assiste la famiglia del giovane calabrese ha presentato l’istanza per avere notizie sull’esito del Dna.

Sull’affondamento della nave c’è un’inchiesta aperta e domani si svolgerà l’incidente probatorio fissato dal gip.

I familiari delle vittime, sono assistiti dagli avvocati Cinzia e Antonio Pecoraro, Paolo Grillo, Aldo Ruffino e Giuseppina Scrudato.

Nell’inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto Ennio Petrigni e dal sostituto Vincenzo Amico, sono indagati per naufragio, omicidio colposo e omissione di soccorso il rappresentante della società armatrice della Vulcanello, la Augusta Due srl, Raffaele Brullo, il comandante della petroliera, il napoletano Gioacchino Costagliola, il timoniere romeno, Mihai Jorascu, e il terzo sottufficiale di coperta, Giuseppe Caratozzolo, di Palmi (Rc)

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