Il quartiere Zen continua ad essere sommerso dai rifiuti. A segnalare il perdurare della situazione di degrado sono i residenti di via Rocky Marciano, cuore della zona popolare della VII Circoscrizione di Palermo.

Un’area nella quale abbiamo realizzato una live il 24 novembre. Giorno in cui abbiamo documentato la presenza di una discarica a cielo aperto, pericolosa per i residenti e per i mezzi in transito. Da allora sono trascorsi venti giorni, ma la situazione non è cambiata. Anzi, se possibile, si è aggravata ulteriormente.

Zen sommerso dai rifiuti

Dalle immagini che giungono da via Rocky Marciano, la discarica è aumentata in lunghezza e proporzioni. Gli abbandoni non si sono di certo fermati, anzi sono continuati in maniera imperterrita. All’interno del cumulo di rifiuti si può trovare di tutto. Dai semplici sacchetti dell’immondizia, al mobilio in legno, passando per oggetti per la casa ed elettrodomestici. Una situazione che, ormai, potrà essere risolta soltanto con l’intervento delle pale meccaniche.

A registrare l’ininterrotto stato di crisi dello Zen 2 è Salvatore Tranchina, residente ed attivista del quartiere. “Siamo stanchi di questo degrado nel nostro quartiere e nella nostra città. Chiediamo alle istituzioni di fare il proprio lavoro. E assumersi le responsabilità. Oltre al tram, credo che ci siano altri argomenti di cui discutere in questa città abbandonata: rifiuti, buche, degrado nelle periferie, luci non funzionanti. Proprio qualche settimana fa, qui allo Zen, le fognature si sono otturate, provocando allagamenti. Ciò anche a causa dei rifiuti che stazionano in strada. Qualcuno intervenga”.

La nostra live in via Rocky Marciano

Dopo la segnalazione giunta alla nostra redazione sulle condizioni di via Rocky Marciano, il 24 novembre abbiamo effettuato una live per verificare lo stato dei luoghi. Nonostante l’acronimo della Zona Espansione Nord ricordi una filosofia orientale legata al rapporto con la natura, lo stato delle cose all’interno dell’area continua ad avere decisamente poco di “green”.

Strade “scomparse” dalla viabilità cittadina ed inaccessibili alle auto; cumuli di rifiuti che quasi raggiungono i tetti di alcune case e residenti alla disperata ricerca di aiuto da parte delle istituzioni. Il caso limite è rappresentato da via San Nicola, una piccola arteria viaria che interconnette via Rocky Marciano all’area nei pressi di via Lanza di Scalea. Una strada che non è più transitabile. Ciò in seguito al continuo ammasso di rifiuto derivato dagi abbandoni selvaggi.

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