“Le imprese hanno bisogno di stabilità, continuità e certezze. La Zes unica, come ha sottolineato Natale Mazzuca, vicepresidente di Confindustria per le Politiche strategiche per lo sviluppo del Mezzogiorno, ha dimostrato di essere uno strumento efficace, in grado di attrarre investimenti e creare lavoro”.
A dirlo è stato Luigi Rizzolo, presidente di Sicindustria, commentando la recente decisione del Governo di istituire un nuovo Dipartimento per il Sud con la responsabilità di gestire la Zes unica.
Meno burocrazia, più investimenti
Per Rizzolo, il sistema ha funzionato grazie a due elementi chiave: semplificazione burocratica e credito d’imposta. “Dal punto di vista siciliano – sottolinea – due elementi hanno fatto la differenza: la semplificazione burocratica, che ha finalmente garantito tempi rapidi e certi per le autorizzazioni, e il credito d’imposta, che ha reso gli investimenti più convenienti e sostenibili e che va quindi rifinanziato e prorogato in una prospettiva pluriennale”.
In una regione come la Sicilia, dove i colli di bottiglia burocratici e le carenze infrastrutturali frenano lo sviluppo da decenni, la Zes ha rappresentato una svolta concreta. Ora, però, si teme che la creazione del nuovo Dipartimento possa rallentare il percorso avviato.
“Perché modificare un sistema che già funziona?”
Rizzolo è netto: “La nascita del nuovo Dipartimento per il Sud non deve in alcun modo tradursi in un freno o in un momento di paralisi. Il sistema funziona: perché modificarlo? La priorità assoluta deve essere quella di assicurare continuità operativa alla struttura e garantire tempi certi alle imprese”.
Il presidente di Sicindustria avverte: “Ogni fase di incertezza rischia di bloccare decisioni di investimento, con danni irreparabili per territori come il nostro, che hanno bisogno di accelerare e non di fermarsi. La Sicilia ha bisogno di strumenti semplici ed efficaci, che aiutino a superare i colli di bottiglia burocratici e a valorizzare le nostre potenzialità. La Zes unica va quindi non solo preservata, ma rafforzata. È uno strumento che ha già prodotto risultati tangibili e che può fare davvero la differenza per il futuro del Sud e dell’intero Paese”.






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