“L’ordinanza del Cga in materia di Ztl rappresenta una sonora sconfitta politica per il sindaco”. Lo sostiene la vicepresidente vicaria del Consiglio comunale di Palermo ed esponente del Pd, Nadia Spallitta.

I giudici sotto il profilo processuale affermano che allo stato e alla luce dei rimborsi dei pass non sussiste un pericolo grave per i ricorrenti, tuttavia entrano nel merito (pur non essendo tenuti a farlo) per confermare nella sostanza le numerose criticità delle Ztl, confermando quindi la bontà dei motivi del ricorso delle affermazioni del Tar ed anche delle mie reiterate dichiarazioni in Consiglio.

“In particolare – sottolinea la Spallitta – i giudici invitano l’Amministrazione a non introdurre le Ztl fino alla decisione del Tar (con udienza fissata a novembre) adottando un comportamento prudenziale e di buona amministrazione alla luce delle criticità che caratterizzano queste tariffe, come sostenuto dal Tar e oggi confermato dal Cga. In particolare le tariffe non possono essere tasse surrettizie (“tasse occulte”) e non possono essere destinate a finalità diverse dal contenimento dell’inquinamento. In particolare non possono essere un corrispettivo per garantire gli equilibri di bilancio dell’Amat”.

“Per il Cga le Ztl – aggiunge la vicepresidente di Sala delle Lapidi – non si possono considerare un permesso generalizzato a pagamento, dovendosi le tariffe calibrare in relazione alle zone ed alle esigenze oggettive (ad esempio diversa dovrà essere la tariffa per residenti e commercianti). Infine i giudici invitano l’Amministrazione a dimostrare – cosa che ad oggi non è stato fatto – l’effettivo potenziamento del trasporto pubblico, in mancanza del quale viene meno il diritto alla mobilità privata e non si tutela la salute collettiva. In altri termini i provvedimenti dell’Amministrazione sono contestati nel merito e possono considerarsi illegittimi. Sarebbe quindi opportuno revisionarli integralmente alla luce delle puntuali indicazioni fornite sia dal Tar che dal Cga”.

“Di fronte a tanta chiarezza e ad un invito alla prudenza – conclude Nadia Spallitta –  sarebbe grave mantenere un atteggiamento oltranzista che potrebbe determinare un inutile aggravio di spesa e disagi per i cittadini, senza peraltro risolvere i problemi del traffico e dell’inquinamento. Spero che questa batosta politica e legale porti l’Amministrazione a più miti consigli, avviando finalmente un percorso condiviso che garantisca effettivamente la tutela della salute. In una città ingabbiata dal cemento l’Amministrazione rivendica la volontà di migliorare la qualità della vita e poi continua ad autorizzare lottizzazioni e varianti con relativa cementificazione, depauperando il territorio degli ultimi scampoli di verde. La tutela della salute indicherebbe invece uno stop al consumo del suolo.

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