Ennesima nuova puntata sul fronte Ztl, a Palermo. Le associazioni dei commercianti non ci stanno,  dopo la sentenza del Tar, che ha respinto la richiesta di sospensiva del provvedimento,  scrivono al prefetto Antonella De Miro chiedendo un incontro per fare il punto sulla vicenda e ancora una volta sottolineare le proprie esigenze. 

A sottoscrivere il documento Confartigianato Palermo, Confimprese e Cidec che dicono come si legge nella missiva “Le sentenze vanno rispettate, ma il fatto che non possono ritenersi rilevanti ai fini della sussistenza del pregiudizio grave ed irreparabili i profili dedotti di danno economico non vuol dire che non ci siano danni per le aziende che operano all’interno della ZTL individuata e che queste non possano causare flessione nel numero degli addetti”.

I commercianti puntano il dito su quelli che sono stati i punti di difesa della misura da parte dell’amministrazione comunale, non ultimo quello dell’ampliamento/rinnovamento del parco  bus programmato.

“L’ampliamento/rinnovamento del parco bus – scrivono – non vuol dire che l’eventuale ampliamento apportato sia sufficiente a supplire alla mancanza di potenziale clientela certificata dall’amministrazione con i dati che si riferiscono al minor numero di auto presenti all’interno del perimetro.

“Non hanno certamente minor rilevanza tutti gli aspetti dell’ordinanza di istituzione della ZTL – continuano -, non oggetto di ricorso, che possono migliorare le condizioni di funzionamento della stessa con il fine di ridurre i ‘disagi commerciali’ che grave nocumento stanno creando come, ad esempio: la durata oraria/giornaliera della ZTL; il costo dei pass temporanei con particolare riferimento a quelli giornalieri; le modalità di consegna e di utilizzo dei pass giornalieri; la realizzazione delle strade parcheggio come previste dal PGTU; la possibilità di modificare l’attuale assetto di alcuni assi sia nel senso di marcia che nel loro utilizzo al fine di facilitare sia l’accesso che l’avvicinamento alla zona del perimetro”.

Insomma le posizioni rimangono alterate perchè i commercianti denunciano come la situazione determinatasi sta portando “alla riduzione di personale quando non la chiusura di aziende, rivestendo i caratteri di una vera e propria vertenza di lavoro interaziendale che vede nell’ordinanza della ZTL una concausa della crisi e di conseguenza nel sindaco una controparte”.