Il ricorso presentato nel 2016 da 200 palermitani contro la Ztl istituita dal Comune di Palermo è stato definitivamente respinto. Il tar si è pronunciato nel merito della vicenda dopo le ordinanze che si sono susseguite negli ultimi anni.
Pesante il conto da pagare da parte dei ricorrenti che hanno cercato di osteggiare il provvedimento dell’amministrazione comunale in tutte le sedi consentite dalla legge. I ricorrenti dovranno versare 12 mila euro: 4 mila euro al Comune, 4 mila euro all’Amat e 4 mila euro a Legambiente che si era costituita a supporto dell’amministrazione.
Il ricorso era stato presentato da circa 200 cittadini e promosso dalle associazioni Bispensiero e Vivocivile per chiedere l’annullamento dei provvedimenti sulla Ztl. Secondo i ricorrenti gli atti predisposti dalla giunta sarebbero stati illegittimi perché nel bilancio di previsione 2015 non erano state previste entrate per circa 30 milioni di euro, che l’amministrazione contava di incassare dai pass delle Ztl; e il Piano generale urbano del traffico non era stato aggiornato.
“Quella del Tar è una bocciatura senza appello che conferma anche in sede giudiziaria il programma e la visione a base del programma di governo della città approvato dai cittadini palermitani. Una bocciatura che smonta pezzo per pezzo anni di montature e fandonie pseudo giuridiche, insulti e attacchi politici di chi ha combattuto con ogni mezzo contro la mobilità sostenibile. Ancora una volta le scelte strategiche della amministrazione comunale che ho l’onore di rappresentare trovano conferma anche giudiziaria dalla Corte Costituzionale e dai Giudici Amministrativi. Una sentenza che non può che aprire le porte alla ripresa di un dibattito perché la ZTL, insieme alle pedonalizzazione al potenziamento del trasporto pubblico a partire dal Tram, sia asse portante della vivibilità a Palermo nei prossimi anni come condiviso dalla maggioranza del Consiglio comunale e, ci auguriamo, anche daI cittadini tutti che hanno a cuore lo sviluppo della nostra città” ha commentato il sindaco Leoluca Orlando.
Tranciante il commento alla sentenza dell’assessore Giusto Catania “Ancora una volta un tribunale ha dato ragione al Comune di Palermo: la ZTL è legittima, oltre che necessaria per tutelare la salute. Stavolta la partita è chiusa per sempre: il giudizio di merito è perentorio! Uno stimolo in più per continuare con la mobilità sostenibile e la costruzione di una città ecologica”.
Al momento la Ztl sia diurna che notturna è stata sospesa dall’amministrazione dopo l’emergenza Covid19 ma si avvicina il ‘fatidico’ 31 luglio quando scadrà la sospensione delle Ztl e della Zone blu a Palermo. Una misura presa all’indomani della fine del lockdown salutata con favore da cittadini ed associazioni commercianti. Queste ultime ritornano alla carica e tornano a chiedere una proroga di un altro mese della sospensione.
“E’ necessario prorogare ulteriormente la sospensione della Ztl e delle zone blu, bisogna dare ossigeno ai commercianti che si trovano nelle aree interessate anche dopo il 31 luglio” sostiene da due giorni Francesca Costa, presidente di Confesercenti Palermo, che aggiunge: “Chiediamo all’amministrazione comunale di posticipare il riavvio a settembre, in modo da non penalizzare i negozianti nel mese di agosto. Riteniamo la proroga necessaria per non gravare ulteriormente sugli esercenti già messi in ginocchio dal lungo lockdown e per agevolare gli spostamenti di chi deve recarsi al lavoro. Inoltre – sottolinea Costa – l’attuale situazione della mobilità, nel centro città, è già complicata e non favorisce gli acquisti nel periodo dei saldi: il cantiere per i lavori dell’anello ferroviario provocano inevitabilmente dei disagi e in più assistiamo quotidianamenti a forti rallentamenti del traffico in via XX settembre e lungo le strade circostanti, causati da un’isola pedonale realizzata nei pressi di via La Farina”.
“Ritengo anacronistico parlare ancora di Ztl, diurna o notturna, in una città che sta attraversando una crisi sociale ed economica drammatica a causa di palesi e oggettive incapacità amministrative e difficoltà finanziarie, ulteriormente aggravate dall’emergenza Covid. Tra eterni cantieri, buche nelle strade, marciapiedi dissestati, mobilità urbana inadeguata, emergenza rifiuti, parcheggi inesistenti, bilanci in sofferenza, abusivismo diffuso, crisi del commercio, aumento della disoccupazione e crollo del turismo, qualcuno pensa di potere andare avanti con provvedimenti elaborati cinque anni fa in situazioni socio-economiche completamente diverse e che andrebbero completamente ripensati?” Lo ha detto Patrizia Di Dio, presidente di Confcommercio Palermo dopo il pronunciamento del Tar.
“Già da tempo avremmo voluto, lontani dalle aule giudiziarie e dalle carte da bollo, instaurare un dialogo costruttivo con questa amministrazione che invece troppo spesso ha preferito agire unilateralmente, rifiutando il dialogo con il nervo produttivo della città e tentando di fronteggiare le emergenze – spesso invano – e senza un reale disegno costruttivamente strategico. Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti, confermate da un recente sondaggio che non può pesare solo sulle spalle di un sindaco ma di tutta la squadra amministrativa e burocratica”.
“Leggiamo alcune dichiarazioni secondo le quali il TAR avrebbe affermato la legittimità della ZTL – afferma Alessandro Dagnino, legale di Confcommercio Palermo -. Si tratta di un’errata lettura della sentenza, poiché il collegio non è entrato nel merito del provvedimento ma si è limitato ad affermare che i cittadini, in quanto tali, non sarebbero legittimati a opporsi alle zone a traffico limitato, poiché non sarebbero tutelabili iniziative “a salvaguardia di interessi esistenti allo stato diffuso in seno alla cittadinanza generale”. Siamo in presenza quindi di una decisione che non esamina i motivi di ricorso, che non definisce il giudizio e che potrà essere appellata al CGA”.
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