Un adolescente su tre è stato aggredito fisicamente, in totale sono circa un miliardo i bambini e le bambine nel mondo che subiscono atti di bullismo e cyberbullismo, forme di violenza fisica, psicologica, sessuale o anche solo di isolamento. Numeri che fanno impressione e che emergono da un dossier dell’Unesco del 2024, pubblicato sul sito dell’Unicef.

 

Il bullismo ha tante facce: quello psicologico colpisce più del 25% degli studenti, l’esclusione dal gruppo riguarda il 15%, e quasi il 20% viene preso di mira con pettegolezzi o bugie. Quando si parla di cyberbullismo, la situazione cambia un po’: le ragazze vengono spesso offese con messaggi a sfondo sessuale, mentre i ragazzi sono presi di mira con immagini inappropriate. In ogni caso, questi comportamenti rovinano soprattutto gli ambienti scolastici e hanno ripercussioni sulla vita e le attività degli studenti.

 

Secondo i dati del Ministero dell’Istruzione (piattaforma ELISA 2022/2023), anche in Italia la situazione non è da sottovalutare: più di uno studente su quattro nelle scuole superiori ha subito atti di bullismo: l’8,1% è stato vittima di omofobia, il 7,4% è stato preso di mira per una disabilità e il 10,1% ha subito prepotenze per la propria etnia di origine.

 

Un altro dato interessante arriva dallo studio recente Health Behaviour in School-aged Children condotto in collaborazione con l’Organizzazione mondiale della sanità: pare che gli atti di bullismo siano più frequenti tra gli studenti giovanissimi, specialmente tra gli undicenni (circa il 20%), e poi diminuiscano con l’aumentare dell’età, arrivando al 10%.

Marco Tumbarello 4Csa, Andrea Pellerito 4Csa, Mario Abbate 4C – Liceo scientifico Basile

 

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