L’aeroporto di Comiso pesa sul bilancio pubblico per circa 10 mila euro al giorno e, nei primi quattro mesi del 2025, ha registrato appena 25.015 passeggeri, numeri che alimentano il dibattito su costi e benefici dello scalo gestito da Sac. Ne parla quest’oggi il sole 24 ore in edicola facendo il punto della situazione sullo scalo ibleo.

Incentivi per il rilancio

Il primo bando varato dal Consorzio comunale di Ragusa per potenziare i collegamenti nazionali è andato deserto; in controtendenza l’iniziativa della Camera di commercio del Sud-Est  che ha stanziato 3 milioni di euro l’anno per tre anni destinati esclusivamente alle rotte internazionali.

Cinque nuove rotte internazionali

Grazie a questo secondo avviso sono state assegnate cinque tratte a Volotea, Wizz Air Hungary, Wizz Air Malta ed EasyJet. L’unico volo immediato – Comiso-Lille operato da Volotea – decollerà nell’estate 2025; gli altri collegamenti entreranno in servizio fra la winter 2025 e la summer 2026, con programmazioni che arrivano fino al 2028.

La strategia regionale e l’interesse di Ryanair

Per attrarre anche Ryanair, l’Assemblea regionale siciliana ha abolito l’addizionale comunale sui biglietti negli aeroporti minori. Il governo regionale punta inoltre sul prossimo bando di continuità territoriale, in scadenza l’11 luglio, che prevede tariffe agevolate verso Roma e Milano a partire da novembre 2025.

Pressione del mondo imprenditoriale

«Comiso non può restare ostaggio di Catania», denuncia Giorgio Cappello, presidente di Sicindustria Ragusa, ricordando i 420 mila passeggeri del 2018 e chiedendo una società unica regionale per gli scali minori con risorse paritarie e un negoziato diretto con i grandi vettori.