“L’arte di Arturo Di Modica è un dono di Dio”. Lo ha detto il sacerdote della chiesa di Vittoria dove si sono celebrati i funerali dell’artista, celebre per la realizzazione del Toro a Wall Street, a New York, che si è spento nelle ore scorse nella sua casa.
“Con la sua arte – ha continuato il sacerdote nel corso della sua omelia – è riuscito a leggere la presenza di Dio e la sua sensibilità è stata efficace, visibile non solo nelle opera che ha prodotto ma anche nei rapporti umani”. Un commosso addio quello all’artista, per il quale il candidato a sindaco di Vittoria del M5S ha chiesto l’intitolazione di piazza Italia.
Il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, ha ricordato che l’amministrazione aveva nei suoi progetti di dedicargli una mostra e si è preso l’impegno di organizzarla. “Ci conoscevamo da tempo – racconta il sindaco Italia – e quando gli dissi della mia candidatura si dichiarò subito disponibile a registrare un video in mio sostegno”.
“Il mondo lo ricorda per il suo Charging Bull, l’enorme toro di bronzo che una notte, nell’89, piazzò a due passi da Wall Street e che oggi è una delle sculture più visitate di New York, ma Arturo era soprattutto un vulcano di idee e una fonte di generosità, sempre attento ai giovani e convinto della forza provocatrice dell’arte”.
Aggiunge il sindaco Italia: “Spero che la Sicilia e la sua Vittoria, alla quale rimase legato nonostante i 40 anni trascorsi e New York, sappiano riappropriarsi di questo grande scultore che ha lasciato tracce del suo talento in tutto il mondo”.
Si tratta di un grande scultura in bronzo che realizzò interamente a sue spese nel 1987, dopo il crollo della Borsa di Wall Street. Di Modica, che in quegli anni viveva negli Usa, volle simboleggiare la forza possente e la capacità di rinascita del popolo americano nei momenti difficili, nonché della Borsa di risollevarsi.
L’opera avrebbe dovuto essere rimossa, ma oggi è diventata uno dei simboli più noti degli States ed uno dei monumenti più visitati.
FOTO FORNITA DA FRANCO ASSENZA