“Noi non siamo convinti di questa sentenza. Non commentiamo le sentenze, le accettiamo come dispositivo e poi ci appelleremo a questa sentenza che non condividiamo”. Lo ha detto Franco Villardita, l’avvocato di Veronica Panarello, poco dopo la sentenza di condanna a 30 anni. 

Dopo la sentenza parla anche “Daniele Scrofani, legale del papà di Loris. “Davide era molto teso e molto provato. E’ stata data la corretta fine a questa vicenda processuale. Non è una vittoria di nessuno, davanti ad una tragedia del genere”.

L’accusa aveva chiesto 30 anni di carcere: richiesta accolta dal giudice che ha emesso il primo grado di giudizio.

“Abbiamo la coscienza di avere fatto un buon lavoro, non c’e’ soddisfazione per la condanna ma  consapevolezza di avere fatto il nostro dovere”. Lo ha detto il pm, Marco Rota, commentando la sentenza del gup, Andrea Reale, che ha condannato a 30 anni di reclusione Veronica Panarello.

Fu Veronica Panarello a uccidere il figlio Loris Stival di 8 anni il 29 novembre 2014 a Santa Croce Camerina, in provincia di Ragusa. A questo è giunto il gup ragusano Andrea Reale che oggi pomeriggio ha condannato la donna a 30 anni di reclusione, accogliendo la richiesta avanzata dalla procura iblea.

Stamani, prima di ritirarsi in camera di consiglio, il gup ha ascoltato le ultime repliche delle parti. Veronica, unica imputata del processo, ha ascoltato in silenzio, nella speranza che il giudice per l’udienza preliminare accogliesse la richiesta di assoluzione avanzata dal suo legale.

Il  gup invece ha creduto alla procura, che nella sua arringa conclusiva aveva indicato anche il movente dell’omicidio, ovvero la possibile volontà della ragazza di mantenere segreta una relazione con il suocero. Relazione di cui il bambino poteva essere divenuto uno scomodo testimone.

Andrea Stival, il suocero di Veronica, ha sempre negato qualsiasi coinvolgimento nella vicenda, e qualsiasi legame con la donna, rispedendo al mittente l’accusa di aver ucciso lui il piccolo. Davide Stival, papà di Loris, costituitosi parte civile ha chiesto un risarcimento di 2 milioni di euro e nelle scorse settimane ha anche chiesto la separazione dalla moglie.