Aveva paura che il marito potesse ucciderla. Una donna di Scicli, in provincia di Ragusa, dopo mesi e mesi di insulti e minacce da parte dell’uomo con cui aveva scelto di condividere il resto della sua vita, ha trovato il coraggio per raccontare tutto alla polizia.

L’uomo, un panettiere, non accettava l’idea della separazione. “Tu morirai ed io finirò in galera, non me ne frega nulla del resto”: era questo che il marito le diceva, un mantra quotidianamente ripetuto.

L’intervento degli agenti della Squadra Mobile di Ragusa, ha scongiurato il peggio: Piero Donzella, 40 anni, di Scicli, è stato arrestato. E’ stato trovato in possesso di una pistola alterata e clandestina calibro 9 ed un grosso coltello a scatto che portava sempre con sè.

Alla polizia, la vittima, ha raccontato di telefonate continue. L’uomo l’aveva anche seguita ed era a conoscenza che la donna si trovava negli uffici della Squadra Mobile di Ragusa, tanto da chiederle di non denunciare nulla che lui voleva solo stare con lei. Donzella nel fare le sue promesse d’amore aveva dimenticato tutte le botte e gli insulti alla moglie e in presenza, il più delle volte, dei figli.

Raggiunto in casa dai poliziotti, il marito violento ha negato qualsiasi tipo di violenza fisica e psicologica nei confronti della moglie. Ha anche raccontato che quello denunciato dalla moglie non fosse vero e che lui era una persona tranquilla e che le avrebbe mai fatto del male.

Nel marsupio che Donzella aveva a tracolla, c’era un grande coltello ‘a molletta’ ovvero con apertura  a scatto, che ha detto di portare per paura di essere aggredito. In casa, nascondeva difatti una pistola perfettamente funzionante calibro 9, modificata e clandestina. E alcune cartucce e munizioni.

Al termine della perquisizione Donzella è stato portato in carcere, mentre la donna è stata segnalata ai centri antiviolenza assisteranno lei e i suoi figli.