I migranti hanno acquistato una piccola barca per arrivare in Italia. Uno ‘scafista’ di nazionalità nigeriana è stato fermato dalla polizia di Ragusa dopo lo sbarco di 263 migranti al Porto di Pozzallo. Le indagini sono state svolte con la collaborazione dei carabinieri.

I migranti provenienti dal centro Africa sono stati ospitati all’hot Spot di Pozzallo per essere visitati, identificati e trasferiti in altri centri.

A soccorrerli è stata la nave HMS “Enterprise” che ha intercettato un gommone di colore nero stracolmo di migranti. Durante la rotta verso l’Italia, la nave ha soccorso un altro gommone con a bordo 128 migranti e subito dopo una piccola barca con 5 migranti, mentre una nave militare spagnola ha segnalato la salma di un migrante intercettata durante il pattugliamento in mare aperto.

Per il primo gommone, i testimoni hanno aiutato gli investigatori ad individuare lo scafista. Per il secondo, hanno raccontato che lo scafista non c’era e che a turno si erano adoperati per portare aventi il gommone fino al luogo che ormai conoscono dove ci sono i soccorritori.

Dalle indagini è emerso che i migranti avevano comprato una piccola barca: loro stessi hanno raccontato di essere partiti autonomamente perché non si fidavano di viaggiare in gommoni carichi.

Il viaggio è durato circa 6 ore, poi sono stati soccorsi nelle acque antistanti la Libia e condotti in Italia.

 

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