Tra i sei ‘scafisti’ di nazionalità egiziana fermati dagli agenti della Squadra Mobile di Ragusa, dopo l’ennesimo sbarco di domenica scorsa al Porto di Pozzallo, c’erano anche un minore di 16 anni impiegato come ‘motorista’ e un extracomunitario recidivo che era stato arrestato nel 2014 per poi essere espulso. Due erano gli addetti al comando del natante, due quelli che si occupavano della cambusa e due dei motori, uno di questi il minore.
I migranti provenienti da diverse regioni africane, hanno raccontato di avere pagato 3.500 dollari ciascuno e viaggiato a bordo di pescherecci in legno e non di gommoni così come avviene con quelli partiti dalla Libia. Alle organizzazioni criminali egiziane e quindi anche agli scafisti sono andati quasi 800.000 dollari.
I migranti, 214, tra cui 106 uomini, 43 donne e 65 minori, sono stati recuperati in mare domenica scorsa nell’ambito dell’operazione Triton dalla nave della Guardia Costiera Francese ‘J.F Deniau’ e sono arrivati ieri pomeriggio a Pozzallo. Sono stati ospitati nell’Hot per essere visitati e identificati e poi essere trasferiti in altri centri.
Secondo quanto ricostruito da polizia e carabinieri, i migranti sono partiti dalle coste egiziane e non libiche come in passato, così come è accaduto negli anni precedenti.
Il modus operandi delle organizzazioni criminali egiziane, così come ricostruito durante le indagini, è diverso rispetto a quelle libiche. Si tratta sempre di equipaggi più consistenti, anche e soprattutto perchè gli egiziani fanno diversi giorni di navigazione prima di essere intercettati dalle navi che pattugliano il mare. Più volte è stato registrato anche un tentativo di approdare clandestinamente sul territorio siciliano.
Agli investigatori, i migranti, hanno raccontato di avere sempre viaggiato sotto coperta durante la traversata e quindi di non aver visto nulla rispetto alle responsabilità dell’equipaggio.
I sei ‘scafisti’, indagati per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, sono stati rinchiusi nel carcere di Ragusa.
Nel 2016 sono 52 gli ‘scafisti’ fermati in provincia di Ragusa. Lo scorso anno sono stati arrestati 150 scafisti dalla Polizia Giudiziaria. Sono in corso numerose attività in collaborazione con le altre Squadre Mobili siciliane della Polizia di Stato (coordinate dal Servizio Centrale Operativo della Direzione Centrale Anticrimine) per permettere scambi informativi utili per gestire le indagini sul traffico di migranti dalle coste straniere a quelle Italiane.
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