Potrebbe arrivare in giornata la verità processuale sulla morte del piccolo Loris di otto anni, trovato morto strozzato e ritrovato lo stesso giorno in un canalone di Santa Croce Camerina il 29 novembre del 2014.

Oggi potrebbe essere l’ultima udienza nel processo alla madre Veronica Panarello in carcere dall’8 dicembre di due anni fa. Oggi nel calendario del processo col rito abbreviato che si celebra dinnazi al giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Ragusa, Andrea Reale sono previste le repliche dell’accusa sostenuta in aula dal procuratore capo Carmelo Petralia e dal sostituto procuratore Marco Rota che durante la requisitoria, avvenuta una settimana fa hanno chiesto la condanna a 30 anni per l’unica e sola imputata.

Sono previsti anche gli interventi delle parti civili e infine quella dell’avvocato Franco Villardita che è sempre  stato al fianco della sua assistita, la Panarello accusata di omicidio volontario e di occultamento di cadavere. Poi sarà la volta della camera di consiglio per scrivere la sentenza di primo grado. 

 Tanti sono stati i colpi di scena in questo terribile giallo che ha scosso la Sicilia e non solo.

“Veronica Panarello è pronta da sempre a qualsiasi sentenza. Certo, non è serena perché sta affrontando un momento particolare e un’ansia normale per questi casi. Non riusciamo a fare alcun tipo di previsione perché è un processo particolare e siamo aperti a ogni soluzione”. Lo ha affermato Francesco Villardita entrando nel Palazzo di Giustizia di Ragusa.

“Lei si ritiene non colpevole – aggiunge il penalista – e noi riteniamo che la prova oltre ogni ragionevole dubbio non è stata raccolta, quindi aspettiamo e vediamo quali sono le valutazioni del giudice oggi. Poi le sentenze si accettano o si impugnano”.

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