La Polizia ha sgominato una banda di ladri romeni che depredavano case ed aziende agricole da Modica a Vittoria, facendo ‘terra bruciata’ dove passavano, e ricettatori italiani che acquistavano e rivendevano la refurtiva.
Agenti della squadra mobile di Ragusa e dei commissariati di Modica e Vittoria durante le indagini hanno recuperato, complessivamente, refurtiva per oltre 100.000 euro restituita ai legittimi proprietari.
Fondamentale la divulgazione, grazie ai media, delle foto degli oggetti rubati. l’operazione è stata chiamata ‘Terra bruciata’ perché, sostiene la polizia, dove passavano i ladri facevano razzia di tutto, dai giocattoli per bambini ad oggetti in oro, da fitofarmaci a concime; tutto andava bene purché avesse un valore così da poterlo rivendere subito dopo.
Rivenduto anche un trattore che dopo essere stato rubato è stato nascosto in un garage dove gli sono stati cancellati i numeri del telaio per essere poi ‘riciclato’.
Gli arrestati sono due romeni, i fratelli Florin e Ioan Sandu, rispettivamente di 33 e 32 anni, e un italiano, Angelo Migliorisi, di Vittoria, di 47. Tutti e tre sono stati rinchiusi in carcere. Per un terzo romeno, B.F. di 25, è scattato il divieto di dimora.
Migliorisi era destinatario di un provvedimento di custodia cautelare ai domiciliari ma durante l’arresto la Polizia di Stato si è accorta che il contatore di casa era stato manomesso e l’uomo così è stato rinchiuso in carcere. Nelle indagini risultano coinvolti altri due rumeni ed altri italiani, le cui posizioni verranno valutate successivamente. I romeni avrebbero compiuto i furti.
L’italiano sarebbe stato il ricettatore. I provvedimenti restrittivi sono stati emessi dal Gip di Ragusa su richiesta della Procura delle Repubblica. Dopo numerosi furti registratisi sul finire del 2017 in molti paesi della provincia – tra cui Modica, Vittoria, Ragusa, Pozzallo, Chiaramonte Gulfi, Comiso e Santa Croce Camerina – che apparvero essere della stessa matrice, la Polizia individuò un gruppo di romeni che abitava a Vittoria e durante una perquisizione nel novembre del 2017 a carico di due di essi fu recuperata refurtiva per migliaia di euro.
I due romeni vennero dapprima denunciati e poi fermati e fu dato così avvio alle indagini a carico del gruppo coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica Santo Fornasier. Secondo quanto accertato gli indagati, che compivano i furti ogni sera, in gruppo o da soli, e poi rivendevano la refurtiva a ricettatori. L’operazione ha preso il nome dalla consuetudine della banda di non lasciare nelle case visitate nulla di valore.
Durate le indagini la Polizia di Stato ha documentato gli scambi tra ladri e ricettatori e durante alcune perquisizioni a potuto recuperare oggetti per un valore superiore ai 100.000 euro. In una occasione un trattore, dopo essere stato rubato, fu nascosto in un garage dove furono cancellati i numeri di telaio e fu marchiato con nuovi numeri. Le indagini hanno permesso ancora di recuperare fitofarmaci di ingente valore, merce che viene rubata con frequenza ai danni delle aziende agricole.
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