Il segretario regionale del Partito democratico siciliano Anthony Barbagallo interviene poco prima della Festa regionale dell’Unità in programma oggi e domani a Marina di Ragusa commentando l’imminente passaggio, dato ormai per certo, della Sicilia in zona gialla a partire da lunedì prossimo. Un avvenimento che poteva essere evitato secondo Barbagallo.
“L’imminente zona gialla poteva essere evitata con provvedimenti tempestivi – ha detto – e con un governo responsabile. Credo che tutto quello che non serve alla Sicilia è quello che ha messo in campo il governo Musumeci. E purtroppo arriverà una misura che condanna l’economia siciliana e che poteva essere evitata”.
Barbagallo ha aggiunto: “Siamo molto preoccupati e anche di questo parleremo nel corso dei dibattiti qui a Marina di Ragusa: è veramente ora che la Sicilia cambi marcia, la Regione si merita un governo diverso”.
“Il Partito Democratico è per le vaccinazioni – ha concluso Barbagallo – e per una migliore organizzazione del sistema vaccinale, proprio quello che è mancato in Sicilia tra ritardi, annunci, confusione, misure inadeguate e qualche scandalo”.
Agenas comunica che in Sicilia tutti e due i parametri, ovvero ricoveri in area medica e intensiva, sono oltre i limiti previsti, con le terapie intensive che restano all’11% e le aree mediche che salgono al 20% (+1%).
La Sicilia che dalla settimana prossima, secondo fonti del ministero della Salute, sarà in “giallo” resta fanalino di coda in Italia per vaccinazioni.Il 55,2% ha ricevuto la doppia dose
Solo il 55,2% della popolazione risulta immunizzato con la doppia dose di vaccino rispetto a una media italiana del 62,2%. Le persone in attesa della seconda dose sono l’8,4%.
Ma il dato più preoccupante è quello delle persone senza neanche una dose: il 36,3%, contro una media italiana del 29,3%. Come dire che più di un siciliano su tre non è ancora vaccinato.
Per quanto riguarda le fasce d’età la popolazione over 50 che non ha ricevuto nessuna dose di vaccino è pari al 19,6% (media Italia 12,9%), mentre la fascia di giovani 12-19 anni che non ha ricevuto nessuna dose di vaccino è pari al 52% (media Italia 46,9%).
Fino ad oggi sono complessivamente 5.597.547 (dati governo.it) le dosi somministrate, che corrispondono all’87,5% delle dosi consegnate (6.397.337). In percentuale ha fatto peggio solo la Calabria con l’84%.
Rispetto al target di popolazione, i capoluoghi di provincia in cui si registra la più bassa percentuale di vaccini in tutte le fasce d’età sono Catania, Siracusa e Messina, le più “virtuose” sono invece Agrigento, Palermo e Ragusa che hanno superato con Enna il 72%. Bene anche Trapani e Caltanissetta.