Secondo lo studio di un particolare episodio, svolto da ricercatori cinesi, a gennaio, in un ristorante della megalopoli cinese Guangzhou, un commensale asintomatico avrebbe trasmesso il nuovo coronavirus ad altri nove clienti. Uno dei condizionatori avrebbe contribuito alla diffusione delle particelle del virus nella sala da pranzo.

 

Il 23 gennaio la famiglia denominata A è arrivata da Wuahn a Guanzohou. Il giorno seguente i cinque membri, tutti ancora asintomatici, sono andati a pranzo in un ristorante. Solo più tardi, uno di loro, una donna di 63 anni, ha iniziato a manifestare febbre e tosse, risultando positiva al Covid-19. Nelle due settimane successive, altri nove clienti di quello stesso ristorante sarebbero risultate positive. Quel giorno sullo stesso piano del locale erano presenti altri 73 commensali, nessuno di loro si è ammalato, così come gli otto camerieri che stavano svolgendo il turno. Ad essere infettati sono stati invece altri nove clienti presenti allo stesso tavolo del paziente asintomatico o seduti in uno dei due tavoli vicini, sulla linea del climatizzatore.

 

 

Come mostra l’immagine, al fianco della famiglia A, nei tavoli a un metro di distanza, c’erano le famiglie B e C. Il flusso d’aria dell’aria climatizzata spingeva nella direzione del tavolo A, presumibilmente rimbalzando contro il muro e tornando verso la famiglia C. Il fatto che solo i commensali a portata di aria condizionata abbiano sviluppato il virus, ha fatto presupporre che questa abbia giocato un ruolo decisivo nella trasmissione.

 

Questo studio però presenta dei limiti. I ricercatori non hanno eseguito esperimenti per simulare la trasmissione aerea. Tuttavia, il New York Times commenta: “l’analisi serve per capire quali siano le sfide che i ristoranti dovranno affrontare quando tenteranno di riaprire. I sistemi di ventilazione possono creare schemi complessi di flusso d’aria e mantenere le particelle aerosol virali sospese più a lungo, quindi la distanza minima (2 metri) potrebbe non essere sufficiente per salvaguardare gli avventori”.