Sale a 105 il bilancio dei medici deceduti a causa del Covid-19. “Ora rifletta chi doveva tutelarsi.“Cento colleghi morti. È una ferita sulla pelle di tutti i medici. Mai avremmo pensato di arrivare a tanto. Questi numeri devono far riflettere chi doveva tutelarci” – ha affermato Filippo Anelli, il presidente di Fnomceo.

 

“In Italia c’è una paura diffusa, ma non posso tacere l’esigenza di tutelare un diritto, quello alla sicurezza sul lavoro. I medici garantiscono la salute e le cure agli italiani, ma hanno a loro volta il diritto di agire in sicurezza. Chi non li ha messi in condizione di farlo deve riflettere e riflettere molto. Perché quello che abbiamo sotto gli occhi, oggi che piangiamo 100 colleghi morti, non si ripeta mai più. Non possiamo più permettere che i nostri medici, i nostri operatori sanitari, siano mandati a combattere a mani nude contro il virus. È una lotta impari, che fa male a noi, fa male ai cittadini, fa male al paese. Nel totale delle vittime si è deciso di includere tutti i medici, pensionati o ancora in attività, perché per noi tutti i medici sono uguali. Alcuni dei medici pensionati, inoltre, erano rimasti o erano stati richiamati in attività; alcuni avevano risposto a una chiamata d’aiuto. Non si smette mai di essere medici”.

 

Nella giornata odierna è stato annunciato lo sblocco degli incrementi contrattuali per i medici di famiglia, specialisti ambulatoriali e pediatri di libera scelta. Al momento nessuna delle 3 categorie previste ha beneficiato degli incrementi contrattuali.