Il 25 marzo è morto a causa del Coronavirus il 54enne Erminio Misani. La ditta per cui lavorava dagli anni 80 ha deciso di assumere sua moglie rimasta vedova con tre figli.

 

Un gesto che li sta aiutando a sopportare un dolore straziante: “Quello della famiglia Terragni, che gestisce la Lei Tsu, è stato un ulteriore attestato di stima nei confronti di mio marito, che all’azienda ha dato molto. Lo consideravano una persona di famiglia – racconta Michela Arlati – La loro dimostrazione di sostegno è stata una delle tante che abbiamo ricevuto in questo periodo. Quella di Bellusco è una comunità speciale, ci tengo a sottolinearlo. In questo momento orribile non ci hanno solo preso per mano, ma ci stanno portando in braccio”.

 

Tante le dimostrazioni di vicinanza e affetto per Misani all’interno dell’azienda. La moglie dichiara: “non sono state assolutamente dettate dal desiderio di notorietà. Lo voglio mettere bene in chiaro per rispetto del dolore mio e dei miei figli, che non deve essere strumentalizzato. Siamo una famiglia normale, colta di sorpresa da questo improvviso clamore. Se ho parlato della nostra storia, è solo per esprimere la mia profonda gratitudine per tutta la comunità belluschese e perché è importante che la gente capisca quanto è grave la pandemia con cui abbiamo a che fare”.
Erminio Misani è morto esclusivamente per il Covid-19: “era responsabile, usciva di casa solo per andare al lavoro e adottava tutte le precauzioni del caso, soprattutto per proteggere noi. Eppure si è ammalato e noi non abbiamo nemmeno potuto salutarlo. Il nostro dolore non ha misura”.