"Fino a quando non avremo il vaccino è meglio stare lontani gli uni dagli altri"

Ricciardi, fase 2: “Avremo di nuovo una vita di relazione, ma a distanza di sicurezza”

Il premier Conte si prepara a firmare un nuovo decreto per prolungare l’isolamento sociale di altri quindici giorni e dopo Pasqua dovrebbero riaprire alcune fabbriche. Nella riunione col Governo del 7 aprile, gli scienziati del comitato tecnico-scientifico hanno suggerito di procedere con gradualità e massima prudenza.

 

Per Ricciardi, membro del Cts, in questo momento, è sconsigliabile far ripartire imprese e attività non essenziali, così come riaprire le scuole, dal momento che qualsiasi riapertura prevede assembramenti. Questa fase 2 dovrebbe essere applicata quando l’epidemia è in una fase di riduzione, non adesso, con i numeri dei contagi ancora in crescita. E poi afferma “Fino a quando non avremo il vaccino serve una strategia fondata su un imperativo categorico: stare lontani gli uni dagli altri”. Anche dopo la riapertura bisognerà osservare il distanziamento fisico e continuare a seguire le norme igieniche. Stesso discorso per i mezzi di trasporto pubblico, che, se non si vuole fare ripartire l’epidemia, non potranno essere affollati.

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Il concetto alla base della fase 2 sta proprio nel passaggio dal distanziamento sociale a quello fisico. “Non l’ho ancora detto neanche al ministro Speranza, è bene insistere su questo concetto. Torneremo a una vita sociale, ma dovremo mantenere le distanze fisiche. Avremo di nuovo una vita di relazione, ma a distanza di sicurezza”, conclude Ricciardi.

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