PALERMO (ITALPRESS) – Al Teatro Politeama “Garibaldi” di Palermo si è svolta la “Giornata dell’Orgoglio dell’Appartenenza all’Avvocatura e dell’Accoglienza dei Giovani”.
La manifestazione, giunta alla sesta edizione, venne istituita nel 2016 dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Palermo, con lo scopo di accogliere i giovani futuri avvocati e trasmettere loro i principi fondamentali della professione forense, nonchè l’orgoglio di “essere Avvocati”.
Nel corso della cerimonia, condotta dalla giornalista Elvira Terranova, sono stati premiati gli avvocati e le avvocatesse con 50 e 60 anni di attività nonchè coloro che nel corso della loro carriera lavorativa si sono contraddistinti in funzioni istituzionali dell’avvocatura e in funzioni sociali e pubbliche.
La manifestazione si è aperta con i saluti istituzionali del Presidente del Consiglio dell’ordine degli Avvocati di Palermo, Antonello Armetta, che ha ulteriormente ribadito l’importanza della giornata.
“Un sentito ringraziamento all’amministrazione comunale, che anche quest’anno ci ha concesso il privilegio di essere qui – ha dichiarato Armetta – Grazie perchè questa giornata non ha una finalità autocelebrativa ma ha l’intento di coltivare l’orgoglio di appartenere a questa categoria. Voglio ricordare quei colleghi e quei giuristi che oggi non sono qui con noi: la loro assenza pesa enormemente. E’ stato un anno denso di attività per il nostro Consiglio, abbiamo portato avanti diverse iniziative con grande determinazione. La giustizia non è un servizio ma una funzione: non può ammettere la velocità quale unico strumento per la misurazione della propria efficienza. Occorre riaffermare la centralità civile della figura degli avvocati – ha sottolineato Armetta – dovremmo sviluppare una visione chiara, equa e sostenibile del nostro avvenire”.
La parola è poi passata al Presidente della Regione, Renato Schifani, che ha esercitato per tanti anni la professione forense. “Sono qui oggi in qualità di avvocato e non di Presidente della Regione – ha esordito Schifani – Nel 1996, dopo quasi trent’anni di carriera, ho intrapreso il mio percorso politico. Ma ho sempre seguito con grande attenzione gli sviluppi della professione forense. Mi sono battuto molto, quando ero Presidente del Senato, affinchè venisse approvata la riforma forense. Era un intervento necessario per tutta la categoria. La Regione avrà sempre la porta aperta nell’ascoltare le esigenze della grande famiglia dell’avvocatura. Ai giovani avvocati voglio dire di avere sempre grande coerenza, anche quando si tratta magari di rinunciare ad un incarico che andrebbe verso una sicura soccombenza”.
Quindi sul palco, in rappresentanza del Sindaco di Palermo, il vice sindaco del capoluogo siciliano, Carolina Varchi.
“Sono molto emozionata di essere qui – ha esordito il vice sindaco – questa è una giornata importante per la categoria. Tutti dobbiamo contribuire a mantenere il prestigio della nostra professione, che riveste un ruolo importante per la società. Come parlamentare mi sono battuta per diversi provvedimenti relativi al mondo forense e continuerò a farlo. Il Comune di Palermo – ha concluso l’avvocato Varchi – presta la massima attenzione alla categoria: diverse iniziative future saranno dedicate alla professione forense. Ai giovani ragazzi che oggi giurano voglio dire che la toga va indossata con libertà, libertà che deve essere presente anche nel dire di no”.
In rappresentanza del Consiglio nazionale forense era presente il vice presidente, Francesco Greco, che proprio nel 2016 istituì la giornata dell’orgoglio dell’appartenenza all’avvocatura e dell’accoglienza dei giovani.
“Credo fermamente nella funzione dell’avvocatura, la nostra professione esiste dove sono presenti la democrazia e la libertà – ha affermato Greco – Non possiamo non soffermarci sulla diminuzione del numero degli avvocati nel nostro Paese. Per la prima volta, infatti, si è registrato un trend negativo sugli iscritti che deve far riflettere. Occorre riconsiderare il ruolo dell’avvocato nella società: il rapporto tra cittadino e avvocato deve cambiare. L’avvocato deve comprendere quali sono le esigenze concrete della società civile”.
Per i saluti istituzionali sul palco erano presenti anche l’avvocato Accursio Gallo, componente dell’Ufficio di coordinamento dell’Organismo Congressuale Forense, e l’avvocato Valter Militi, Presidente di Cassa Forense.
Le premiazioni degli avvocati con 60 anni di attività sono iniziate con l’intervento sul palco di Girolamo Bongiorno, storico rappresentante della categoria nonchè emerito professore di diritto processuale civile dell’Università degli studi di Palermo. Successivamente è stata assegnata la borsa di studio Donato Messina, conferita a Giusto Leone per la pratica forense in diritto penale. Quindi è stata presentata la borsa di studio Andrea Ajello, in memoria del ragazzo palermitano tragicamente scomparso lo scorso 27 agosto in un incidente stradale.
Ajello stava per completare il suo percorso da avvocato, come aveva sempre sognato. La borsa di studio è stata assegnata a Roberta Cirrito.
Un riconoscimento speciale, nel corso della manifestazione, è stato poi assegnato all’avvocato Federico Ferina. Successivamente sono state premiate le “toghe d’oro” (Alfredo Emanuele Blandi, Giuliana Guzzo, Marika Schiavo): i candidati che, nel corso delle sessioni di esami, hanno ottenuto il maggior punteggio nella valutazione complessiva.
L’UNCAT, Unione Nazionale delle Camere degli Avvocati Tributaristi, rappresentata da Angelo Cuva, ha conferito un master gratuito in materia tributaria a Giuliana Guzzo.
Successivamente è stato consegnato il Premio Maurizio Bellavista, intitolato alla memoria di uno dei decani dell’avvocatura palermitana: il riconoscimento è andato a Matteo Florena. A consegnare il prestigioso riconoscimento i fratelli avvocati Mario, Guglielmo e Fabrizio Bellavista. Un intermezzo musicale di Mario Bellavista ha accompagnato la cerimonia del Politeama, che si è conclusa come di consueto con il giuramento e l’impegno solenne dei giovani avvocati.
foto ufficio stampa Consiglio Ordine Avvocati di Palermo
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