PALERMO (ITALPRESS) – Sapere accademico ed esperienza pratica si intrecciano, spingendo gli studenti verso il mondo del lavoro d’impresa. A guidarli da una parte l’Università, dall’altra Cuoa, la Business School innovativa per la formazione post laurea con una lunga tradizione a livello nazionale. Le due realtà hanno ufficializzato l’avvio dell’offerta formativa per il 2022, con l’obiettivo di favorire l’acquisizione di competenze manageriali e d’impresa in ambito locale, nazionale e internazionale.
La strada tracciata da Cuoa è offrire percorsi di crescita professionale agli studenti, provenienti da corsi di laurea magistrale o con la laurea già acquisita, in modo da fornire loro gli strumenti necessari a fronteggiare le sfide del mondo d’impresa. In particolare si mira a potenziare l’approccio ai mercati, soprattutto internazionali.
Palermo si inserisce così nella rete di città italiane in cui l’università aderisce a Cuoa, prima tra quelle del sud.
“Sono soddisfatto perchè può essere l’inizio di un percorso lungo e virtuoso -, sottolinea il rettore Massimo Midiri, – oggi c’è bisogno di personale altamente specializzato, soprattutto per ricostruire dalle macerie della pandemia. Non basta il titolo di laurea per raggiungere questi obiettivi, ma bisogna unirlo a una formazione adeguata: inserire gli studenti nelle piccole e medie imprese va certamente in questa direzione. Per fronteggiare responsabilmente la complessità del presente e del futuro occorre puntare su questi nuovi percorsi formativi di valore e di crescita professionale, utilizzando modelli innovativi che aiutino persone e imprese ad accrescere le competenze e a cogliere al meglio le potenzialità di sviluppo”.
Il primo appuntamento è mercoledì 30 marzo, con la presentazione dell’executive program per famiglie imprenditoriali, il cui scopo è guidare le imprese a gestione familiare (con almeno 2 anni di esperienza professionale) verso la transizione digitale. Tra gli altri corsi è previsto un appuntamento dedicato agli strumenti necessari per quelle imprese e pubbliche amministrazioni che dovranno affrontare la sfida del Pnrr; inoltre, sono previsti per gli studenti dei veri e propri tour all’interno delle aziende.
“Nei suoi 65 anni di attività Cuoa ha sempre cercato di fare da ponte tra imprese e università, due realtà tra le quali il rapporto non è sempre stato sinergico: il risultato è una formazione che unisce rigore scientifico e metodologico a una concreta applicabilità operativa di conoscenze, competenze e strumenti”, spiega Giuseppe Caldiera, direttore generale di Cuoa.
Uno degli obiettivi della partnership tra le due realtà è favorire la permanenza degli studenti nel territorio siciliano dopo aver concluso il percorso di studi, in modo da mettere a disposizione le conoscenze acquisite alle imprese del territorio.
“Le aziende siciliane hanno bisogno delle competenze necessarie per inserirsi sulla scena internazionale -, evidenzia Fabio Mazzola, protettore alla Didattica e all’Internalizzazione, – per far questo bisogna garantire agli studenti attività ancora più efficienti di quelle di cui usufruiscono già. Ci vogliono più ore per i tirocini a livello sia curricolare che extracurricolare, ma bisogna anche potenziare la formazione a distanza. Nelle piccole e medie imprese oggi serve gente che arrivi già pronta”.
“Sono convinto che Palermo abbia un grande potenziale e che grazie alla partnership con Cuoa possa rendersi ancora più competitiva a livello internazionale -, sottolinea Raimondo Ingrassia, docente dell’ateneo palermitano e membro del comitato tecnico-scientifico della Business School, – troppo spesso i nostri ricercatori non vengono valorizzati a sufficienza e le conoscenze acquisite in ambito universitario vengono riposte nel cassetto perchè non c’è possibilità di valorizzarle a livello occupazionale”.
(ITALPRESS).
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