Il patto del Centrodestra sul candidato sindaco di Siracusa, sottoscritto ieri all’Ortea palace di Siracusa, è stato certamente blindato dal presidente della Regione, Renato Schifani. I veri protagonisti di questa intesa per il sostegno  Ferdinando Messina, esponente di Forza Italia come del resto il Governatore dell’isola, non sono stati i siracusani, o meglio i referenti politici della città,  che sono rimasti praticamente alla finestra.

Chi comanda nel Centrodestra siracusano

A tirare i fili sono stati i “forestieri”, tra cui il parlamentare regionale di FI, Riccardo Gennuso, rosolinese, molto interessato alla conclusione dell’accordo essendo il primo sponsor di Ferdinando Messina, il sindaco di Melilli, nonché deputato Ars del Mpa, Peppe Carta, che, invece, aveva puntato le sue carte su Peppe Assenza, ex di Forza Italia, e poi l’ex sindaco di Avola, Luca Cannata, attuale parlamentare nazionale di Fratelli d’Italia, il partito chiave della coalizione.

Siracusani alla finestra e la fuga dal Centrodestra

Ed i siracusani del Centrodestra? In questa partita hanno giocato un ruolo secondario, anzi, qualcuno di loro è andato via, tra cui l’ex assessore regionale all’Agricoltura, Edy Bandiera, che ha fatto le valigie per candidarsi a sindaco con il sostegno di due liste civiche e dell’Udc. Un altro che ha sloggiato è stato Mario Bonomo, dimessosi da coordinatore del Mpa, dopo la scelta del tavolo regionale di puntare su Messina e con la sua lista è entrato nel raggruppamento a sostegno di Giancarlo Garozzo, candidatosi a sindaco.

 

I casi di Cafeo e Vinciullo

Prima dell’intesa sull’attuale candidato sindaco di Siracusa, indicato due settimane fa dal tavolo regionale, pure gli ex parlamentari regionali, Giovanni Cafeo ed Enzo Vinciullo, avevano puntato i piedi, insieme a Bonomo e Bandiera, creando un asse “siracusana” contro lo strapotere dei forestieri ma questa intesa si è poi sfaldata.

Cafeo, che aveva ambizioni di essere candidato sindaco, è rientrato nel Centrodestra siracusano la settimana scorsa. A seguirlo un vecchio amico, l’ex assessore Alfredo Foti e l’ex consigliere comunale, Salvo Castagnino, dopo la rottura con Giancarlo Garozzo, con cui, un anno fa avevano creato un movimento civico, Officina civica per Siracusa, anch’essa sfaldatasi.

Nella tarda mattinata di ieri, all’Ortea palace si è presentato anche Enzo Vinciullo, l’ultimo siracusano “riottoso”, che, però, come emerge anche nel comunicato del presidente della Regione farà parte della coalizione del Centrodestra.  “A sostegno della candidatura di Ferdinando Messina insieme con Forza Italia,  ci sono Fratelli d’Italia, Movimento Popolare Autonomista e Democrazia Cristiana e anche tre liste civiche Insieme, Laboratorio Civico e Siracusa Protagonista con Vinciullo” si legge nella nota diffusa da Schifani.

La partita sulla Provincia

Lo schema visto attorno alla candidatura a sindaco di Siracusa potrebbe riproporsi anche per la successiva tornata elettorale, quella legata alla presidenza della Provincia, con protagonisti sempre gli stessi attori politici.

Non è un mistero, almeno negli ambienti della politica, che il Mpa di Peppe Carta avrebbe delle mire, del resto, uno dei motivi per cui si sarebbe reso necessario l’intervento di Schifani sarebbe stato proprio quello di ammorbidire le posizioni del Mpa, in vista della partita per la Provincia. “Il presidente non ha parlato di elezioni provinciali” riferisce a BlogSicilia una fonte autorevole del Centrodestra, “del resto la Provincia è un tema da tavolo regionale, non locale”.