Ha assicurato che presenterà un esposto in Procura di Siracusa il coordinatore della Lega di Siracusa, Enzo Vinciullo, dopo l’ennesima beffa per gli agricoltori. L’acquedotto Galermi, su cui sono transitati i finanziamenti della Regione, invece che finire negli appezzamenti di terreno della zona nord di Siracusa transitano sulle strade, sperperando una risorsa fondamentale e mandando all’aria le produzioni agricole.

Gestione nel mirino

“Dopo anni di lotta, dopo che sono stati stanziati, a mia firma, oltre 1,5 milioni di euro, che in buona parte sono stati sperperati o comunque scomparsi, gli agricoltori della nostra provincia- dice l’ex deputato Ars, Vinciullo – che attingono l’acqua dal Canale Galermi continuano a soffrire per la vergognosa gestione dell’acquedotto che dovrebbe passare nelle competenze del Consorzio di Bonifica e, invece, viene lasciato nel limbo dell’incapacità gestionale che caratterizza la vita della Regione Siciliana negli ultimi 4 anni e mezzo”.

Manifestazione e poi esposto

Secondo quanto sostenuto dal coordinatore della Lega di Siracusa, ci sarà giovedì una manifestazione in Prefettura e poi sarà presentato una denuncia al palazzo di giustizia.

“Giovedì manifesteremo nuovamente davanti alla Prefettura e, nello stesso tempo, abbiamo – dice il coordinatore della Lega di Siracusa, Enzo Vinciullo – dato incarico all’avvocato Sebastiano Moncada di predisporre una querela denuncia alla Procura della Repubblica di Siracusa per l’interruzione di pubblico sevizio per sapere che fine ha fatto il milione di euro scomparso, perché il Consorzio di Bonifica non rispetta la volontà del Parlamento Siciliano e, infine, per sapere quale utilizzo viene fatto delle risorse pagate dai cittadini”.

La nomina di 11 dirigenti

La questione dell’acquedotto è stata affrontata, nei mesi scorsi, dal deputato regionale della Lega, Giovanni Cafeo, che ha denunciato la condizioni della struttura, fortemente penalizzante per le aziende agricole.

“Se poi a tutto questo aggiungiamo l’inopportuna nomina di ben 11 dirigenti nei consorzi della Sicilia Orientale, in gravi difficoltà economiche e con stipendi in arretrato per i dipendenti, ecco che il quadro a tinte fosche è compiuto” dice il parlamentare regionale.