Novecentoventitrè nomi, 923 vittime definite martiri. E’ il lungo elenco, purtroppo ancora parziale, che un prete coraggio ha redatto grazie ai suoi fedeli dando vita alla piazza virtuale dei Martiri del Cancro dentro la sua chiesa ad Augusta.

Un territorio martoriato dove su 20 funerali celebrati 18 sono per vittime del male per eccellenza-. Nell’area il 50% dei lavoratori non raggiunge i 67 anni, quell’età che permetterebbe di andare in pensione.

Una denuncia forte quella raccolta dal segretario del Pd siciliano Davide Faraone che continua il suo viaggio ‘casa per casa’ raccogliendo, di tanto in tanto, testimonianze che colpiscono come questa.

“’Meglio morire di cancro che morire di fame?’ – si chiede Faraone -. Lo abbiamo sentito dire a tanti lavoratori di fabbriche in cui viene messa in discussione il rispetto delle norme ambientali. Noi sinceramente non vogliamo rassegnarci a questa cruda realtà, è possibile garantire il lavoro e tutelare l’ambiente e la salute dei lavoratori. Va rispedito al mittente il ricatto, ‘se vuoi lavorare allora non rompere le scatole sull’aria che respiri’”.

Non si tratta di una battaglia contro l’industria che è produzione, lavoro, vita in alciuni territori più che in altri. si tratta di una battaglia per una industria più pulita.

“Ci hanno chiamato da Priolo, Melilli, Augusta – racconta faraone – ci hanno detto che capita spesso che la protezione civile dica agli abitanti, “state in casa per oggi, ci sono stati sversamenti in fabbrica, meglio evitare di respirare”.

Ma la denuncia arriva da Augusta in particolare “Ci siamo fatti una chiacchierata con un prete coraggio, Don Palmiro Prisutto, siamo andati a trovarlo nella sua Chiesa ad Augusta, città amministrata dai grillini da ben 4 anni. Don Palmiro non propone di chiudere le fabbriche, ma dice che lavoro, ambiente e salute possono camminare a braccetto e noi siamo d’accordo con lui”.

Ecco qui il video con le parole di Don Palmiro sulle quali dovremmo riflettere tutti a iniziare da chi ci governa a tutti i livelli