“Ci sono volte in cui siamo costretti a fare i turni di guardia contro l’invasione dei maiali ma si rischia la vita quando gli animali, alcuni del peso di 100 kg, attaccano”.

L’invasione dei maiali ed i danni all’economia agrumicola

A parlare è un imprenditore agricolo dell’area di Francofonte, nella zona nord del Siracusano, quella dove vi sono numerose imprese per la produzione di arance, il cuore pulsante di una fetta importante dell’economia locale e siciliana. Attorno ad essa esiste una vasta filiera che, stando al racconto degli imprenditori, rischia di morire non sotto i colpi della crisi o di un alluvione ma della devastazione dei maiali.

I danni alle aziende

“Ho subito di recente – racconta a BlogSicilia l’imprenditore agrumicolo – un danno di 10 mila euro ma come me altri colleghi hanno rimediato devastazioni importanti, come il sistema di irrigazione che, come molti sanno, è vitale per le nostre produzioni”.

Dalle informazioni fornite dall’imprenditore, si tratta di maiali originari dei Nebrodi, portati qui negli anni scorsi e poi abbandonati, che, naturalmente, si riproducono. “Sono ormai tantissimi ed ogni notte – racconta l’imprenditore – si recano nei fondi agricoli, compromettendo non solo il sistema irriguo ma anche i paraterra e le piante”.

Le segnalazioni cadute nel vuoto

Il titolare dell’agrumeto spiega che, in più occasioni, si è rivolto alle forze dell’ordine per segnalare il problema. “Ho avuto modo di rivolgermi ai carabinieri, alla prefettura, ed alla Forestale, anzi da quest’ultima sono andato 10 anni fa per esporre il problema ma mi hanno risposto che quelli sono animali protetti. Peraltro, sono venuto a sapere che dei maiali sono arrivati anche in un centro abitato, a Buccheri, creando non poca preoccupazione alla popolazione perché vi assicuro che sono pericolosi”.

I rimedi degli imprenditori

L’imprenditore svela che i titolari delle aziende, trovandosi con le spalle al muro, hanno assunto delle iniziative per proteggere le loro attività economiche. “Ci siamo organizzando in qualche modo – racconta l’imprenditore -, qualcuno ha allestito delle gabbie ma sono dei palliativi perché non possiamo fronteggiare da soli un’invasione di questa portata”.

Inoltre, gli stessi imprenditori hanno deciso di non irrigare la notte. “I maiali sono in cerca costante di acqua – racconta l’imprenditore agrumicolo –  per cui irrigare di notte sarebbe come invitarli a distruggere le nostre produzioni e così preferiamo farlo nelle ore diurne in modo tale da tenerli sotto controllo e provare a spaventarli. E’ pericoloso, infatti alcuni cani sono stati uccisi dai maiali”.

“Questa è una calamità”

Le imprese chiedono aiuto alle istituzioni e se non è possibile arginare, in qualche modo, l’invasione dei maiali, a questo punto invano dei contributi. “Questa è una calamità – dice l’imprenditore agrumicolo – per cui, parlando con degli amministratori, ho chiesto che si intervenga almeno per chiedere una sorta di risarcimento per i danni arrecati alle aziende”.