I carabinieri della stazione di Villasmundo hanno eseguito la chiusura del bar Seven, a Villasmundo, frazione di Melilli, nel Siracusano.

“Luogo di ritrovo di pregiudicati”

Il provvedimento, che porta la firma del questore di Siracusa, è motivato dalla circostanza che nel locale è stata segnalata la presenza “di pregiudicati e persone pericolose che ne avevano fatto il loro ritrovo” spiegano dal comando provinciale dei carabinieri di Siracusa.

Le relazioni dei carabinieri

Sono state le relazione dei militari a spingere verso la chiusura del bar per un periodo di sette giorni, che, stando alla tesi delle forze dell’ordine, ” consentirà per sette giorni, di sottrarre a soggetti ritenuti pericolosi, un luogo di abituale aggregazione”.

Cosa dice la norma

L’articolo 100 del Tulps, testo unico delle leggi della pubblica sicurezza, spiega che il questore può “sospendere la licenza di un esercizio nel quale siano avvenuti tumulti o gravi disordini, o che sia abituale ritrovo di persone pregiudicate o pericolose o che, comunque, costituisca un pericolo per l’ordine pubblico, per la moralità pubblica e il buon costume o per la sicurezza dei cittadini; la norma, dunque, presuppone la ricorrenza di tre condizioni a carattere alternativo tra di loro per l’emanazione del provvedimento di sospensione”

I ricorsi al Tar

Naturalmente, ci sono stati dei ricorsi al Tar, in tutti questi anni, da parte dei commercianti che hanno subito il provvedimento di chiusura.

“E’ legittima la sospensione del locale pubblico frequentato da soggetti pregiudicati, in quanto situazione idonea a creare allarme sociale, indipendentemente dalla colpa del gestore”.  Lo ha stabilito il Tar Lombardia con la sentenza n. 457/2011, in quanto la frequentazione ambientale è da considerare come fonte di pericolo “concreto ed attuale” per la collettività. Il caso vedeva un titolare di un bar milanese impugnare il provvedimento di sospensione della licenza per trenta giorni, emesso dal Questore

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